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Glass Beach: la scintillante spiaggia di Fort Bragg in California

Il nome che le è stato dato rivela il segreto che nasconde. Glass Beach, che tradotto significa la spiaggia di vetro, porta questo nome a causa dei pezzi di vetro marino che la compongono. Si tratta di pezzi di vetro in gran parte levigati nel corso del tempo, anche grazie all’attività del mare. Giungendo in questa spiaggia della California in un giorno particolarmente soleggiato si rimane abbagliati. È un vero e proprio pezzo di arte tangibile.

Come è nata Glass Beach

Quando si pensa alla California, le prime immagini che balzano alla mente riguardano alcune delle sue attrazioni turistiche più famose, oltre naturalmente al suo bellissimo clima. Tra le principali attrazioni, negli ultimi anni ha fatto capolino anche una spiaggia molto particolare; si tratta di Glass Beach, situata vicino a Fort Bragg. 

Glass Beach - Fort Bragg
Credits: Ggerdel via Wikimedia Commons

Glass Beach, come dice il suo nome, è una spiaggia, diventata una delle principali attrazioni nella periferia di Fort Bragg. Fort Bragg è molto simile a tanti altri paesini della California, con circa 50 mila abitanti e un clima quasi tropicale. Quello che la rende così nota è proprio la vicinanza alla spiaggia scintillante. La caratteristica di Glass Beach è davvero unica: il vetro ricopre tutta la sabbia della spiaggia, estendendosi per diversi chilometri.

Da inizio secolo e fino a quasi la fine degli anni ’60 gli abitanti della zona hanno utilizzato la spiaggia come una discarica, gettandovi rifiuti di ogni tipo: vetro, elettrodomestici e parti di auto abbandonate! Non solo questi rifiuti rimanevano per anni sulla spiaggia, ma venivano gettati addirittura nell’oceano. È proprio l’oceano che, dopo diversi anni, ha riportato alla luce parte dei rottami; come per magia, l’acqua è stata in grado di dare nuova vita ai rifiuti, facendo emergere piccoli pezzi di vetro e metallo. Questi, nel corso degli anni, sono stati levigati dall’azione del mare e del vento, assumendo forme meno spigolose e creando una lastra di vetro levigato. 

Glass Beach - Storia della spiaggia
Credits: Moximox via Wikimedia Commons

Alla ricerca del vetro scintillante: una nuova meta turistica

Glass Beach oggi è un’attrazione turistica a tutti gli effetti, grazie proprio alla sua unicità. Infatti, passeggiare lungo i suoi chilometri non è come fare una tradizionale passeggiata sulle altre spiagge di sabbia. Oggi non si trovano più pezzi enormi, perché la maggior parte del vetro è stato levigato dal vento o eroso dal mare. Tuttavia, passeggiando la sensazione è unica perché oltre alla sabbia scura si trovano ancora moltissimi pezzi lucidi e scintillanti di vetro. Questi sono ancora più visibili in acqua, dove il verde o il bianco risaltano molto.

Che Glass Beach sia ormai una meta turistica lo racconta anche il museo International Sea Glass Museum aperto alla fine del 2009. Un capitano di mare in pensione racconta ai visitatori del museo tutto a proposito del vetro di mare. Cass Forrington, il capitano, iniziò a collezionare il metro di mare durante i suoi viaggi, raggiungendo oltre 1500 pezzi unici. Il museo è piuttosto piccolo, ma caratteristico: al suo interno si trovano decine di casse di vetro di mare, divise in base alle loro sfumature.

Dettaglio vetri spiaggia
Credits: Moximox via Wikimedia Commons

Da cosa dipende il colore dei vetri di Glass Beach

Il colore del vetro del mare che rende Glass Beach unica non è casuale. I principali colori che si possono vedere sono il verde, il marrone e un colore chiaro simile al bianco. I collezionisti spiegano che si tratta di colori non sconvolgenti: il mare non è in grado di cambiare il colore al vetro.

Proprio per questo i colori di Glass Beach derivano da quelli che sono i rifiuti più comunemente gettati in mare: bottiglie di vetro di birra, che generalmente sono verdi o marroni. Non mancano sicuramente altri colori, che spesso emergono come detriti di porcellane o vetri appositamente colorati, come decorazioni di vetrate. Altri colori più inusuali, come il blu o il viola, spesso derivano da boccette di vetro di medicinali o di profumi terminati. 

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