Il Bar Basso: il locale di culto dove è nato il Negroni Sbagliato

Girando per le città più moderne è facile imbattersi in bar e locali che hanno costruito il loro nome grazie ad uno stile particolare. Altri, anche quelli più storici, nel corso degli anni hanno cercato di tenere il passo con la città in evoluzione; ecco perché molti bar si sono dedicati al restyling completo, dagli arredi ai menù. Tuttavia, questo trend non riguarda il Bar Basso, uno dei bar più famosi di Milano, diventato un’icona perché è il luogo in cui è nato il il cocktail Negroni Sbagliato. 

Un locale senza tempo: il Bar Basso tra neon luminosi e palazzi eleganti

Il Bar Basso, che oggi è conosciuto anche come il bar in cui è stato servito per la prima volta un Negroni Sbagliato, si trova in centro a Milano. Prendendo una traversa di Corso Buenos Aires, una delle vie dello shopping più frequentate di Milano, si arriva in via Plinio e si incontra questo locale che pare quasi cristallizzato nel tempo.

Bar basso - insegna neon
Credits: champ-magazine.

La storia della “casa” del Negroni Sbagliato inizia negli anni del fascismo, esattamente nel 1933. Giuseppe Basso, infatti, aprì un’osteria con lo stesso nome del locale di oggi nella zona sud di Milano, vicino a Porta Vigentina. Solamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il bar fu riaperto in via Plinio, la sede attuale.

Intorno alla fine degli anni ’60 due barman veneziani, Renato Hausamann e Mirko Stocchetto, decisero di acquistarlo. Hausamann e Stocchetto vantavano una lunga carriera ed erano noti nell’ambiente per aver lavorato in diversi locali a Venezia durante gli anni della Guerra. Dopo aver rilevato il locale nel 1967, i due barman introdussero per la prima volta il concetto di miscelazione; gli anni Settanta e Ottanta furono gli anni d’oro del Bar Basso, che diventò un luogo di incontro per i personaggi famosi e artisti.

Bar basso - interno
Credits: milanofoodspirit.com

Ancora oggi, attraversando via Abruzzi e passando per via Plinio, non può non balzare agli occhi l’insegna al neon rossa del Bar Basso. Il locale spicca ancora tra eleganti palazzi di Milano, nonostante sia circondato da tanti negozi molto più recenti. 

Mirko Stocchetto e l’errore accidentale

Oggi avrebbe 90 anni, ma nel 2016, all’età di 86 anni, mancò. Mirko Stocchetto è la figura più emblematica della storia del Bar Basso a Milano. Di origine venete, dopo la seconda Guerra Mondiale, Stocchetto iniziò a lavorare all’Hotel Monaco a Venezia. Presso l’hotel soggiornavano principalmente ufficiali tedeschi e, al termine della Guerra, gli Inglesi lo occuparono. Stocchetto, quindi, cambiò lavoro spostandosi in un altro locale famoso, l’Harry’s Bar.

Renato Hausamann e Mirko Stocchetto
Credits: professionebarman.it

L’Harry’s Bar godeva di grande successo ed era frequentato da intellettuali e aristocratici di Venezia, che era una delle mete privilegiate da artisti dell’epoca come Charlie Chaplin, Orson Wells o Georges Braque. La tipologia di clienti creò qualche problema durante gli anni del fascismo; i tedeschi, infatti, guardavano con sospetto il locale perché lo consideravano un luogo di incontro per ebrei. Dopo essere stato trasformato in una mensa per marinai durante la Seconda Guerra, alla fine del conflitto tornò alla sua attività regolare. È proprio qui che i due futuri proprietari del Bar Basso si conobbero: Renato Hausamann era un giovane barman.

Il Negroni Sbagliato: marchio di fabbrica del Bar Basso

In relazione al Bar Basso, Mirko Stocchetto è ricordato per un evento simpatico: l’invenzione, accidentale, di un nuovo cocktail. Infatti, fino al 1972 il Negroni Sbagliato non esisteva e oggi porta questo nome proprio a seguito di un errore del barman. 

Bar Basso - Negroni Sbagliato
Credits: buonissimo.it

Il racconto che si cela dietro il bancone del Bar Basso è oggi un mito. Gli anni ’70 sono stati gli anni di massimo successo del locale, che era sempre affollato, e dietro il bancone bisognava darsi molto da fare. Nel 1972, mentre preparava un Negroni classico, Stocchetto prese per errore una bottiglia di spumante al posto di una di gin. Ancora oggi non si sa con esattezza se si sia trattato di un errore o di uno scherzo, ma è certo che da quel giorno il Bar Basso iniziò a giocare con questo tormentone. 

Oggi fa caldo, le ho fatto un negroni più leggero

Queste furono le parole di Stecchetto quando servì il nuovo cocktail al cliente. La differenza tra il Negroni e il Negroni Sbagliato è proprio il fatto di essere più bevibile, a causa dell’assenza del gin. Le ricette sono, infatti, identiche: Vermouth Red, Campari Bitter e, in questo caso, spumante o Prosecco.

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