Sull’etichetta delle bottiglie di un Merlot francese si legge “Prodotto sulla Tour Eiffel”; potrebbe sembrare uno scherzo, ma in realtà non c’è nulla da ridere. Parliamo, infatti, di un’annata di vino prodotta da Winerie Parisienne, un’azienda parigina che ha scelto di vinificare l’uva della regione Île-de-France al primo piano della Tour Eiffel.
Come nasce Winerie Parisienne
La regione dell’Île-de-France vanta una lunghissima storia di viticoltura. Già nel XIX secolo la regione era conosciuta come l’area vinicola più grande della Francia; i suoi innumerevoli ettari di vigne rendevano la capitale francese il centro del commercio del vino.
È grazie all’amicizia di due vecchi compagni di scuola che nasce Winerie Parisienne. Adrien Pélissié e Juliet Bengué si incontrano dopo tanti anni e dalle loro due principali passioni, la tecnologia e il vino, nasce il desiderio di rinnovare l’industria del vino nella regione parigina. Successivamente si unisce a loro Julien Brustis, con le conoscenze acquisite negli anni vissuti tra la regione Bordeaux in Francia e la Napa Valley in California.
Winerie Parisienne viene fondata nel 2015, con l’installazione della prima cantina urbana a Parigi dopo oltre 50 anni. Dare nuova vita all’industria del vino nella regione dell’Île-de-France e consolidare Parigi come capitale del vino sono sempre stati gli obiettivi dell’azienda. Giorno dopo giorno, Winerie Parisienne si è impegnata per offrire prodotti unici ed esperienze audaci.
Sfidare i limiti: produrre e imbottigliare vino sulla Tour Eiffel
Produrre vino sulla Tour Eiffel è di certo una delle esperienze più interessanti e audaci messe in campo da Winerie Parisienne. La prima scommessa del trio è la scelta del territorio. Nel 2017, infatti, l’azienda sceglie di piantare oltre 10 ettari di vigneti nella pianura di Versailles. Si tratta di una scommessa perché Winerie Parisienne è ben consapevole delle sfide climatiche e ambientali da fronteggiare scegliendo di investire in una regione così a nord. Una scommessa che ha portato, però, ottimi risultati: la vite è vergine e offre terreno fertile per sperimentazioni su agricoltura biologica.
La sfida più grande risale a circa un anno fa: installare i materiali per produrre e imbottigliare il vino a quasi 60 metri di altezza. Non è stato proprio un gioco da ragazzi: l’ascensore che portal al primo piano della Tour Eiffel è pensato per le persone e ha un’altezza massima di 3 metri. È stato necessario smantellare alcuni macchinari e montarli nuovamente una volta raggiunto il primo piano. Altri elementi sono stati costruiti su misura, per esempio aggiungendo un doppio strato isolante per proteggere il vino della Tour Eiffel dal freddo dovuto ai 57 metri di altezza.
I frutti raccolti dai vigneti di Versailles sono stati portati direttamente al primo piano della Torre, per essere pigiati a partire da ottobre 2019. Con questa idea innovativa, Winerie Parisienne è riuscita a dimostrare che il monumento più famoso di Parigi è tutt’altro che statico: non tutti possono vantare di aver assistito alla pigiatura e all’imbottigliamento del vino al primo piano della Tour Eiffel!
Il vino della Tour Eiffel
La prima annata del “Chai de la Tour Eiffel” è un monovitigno di Merlot, dal colore rosso e profondo. Il suo profumo lascia trasparire aromi di frutta fresca e spezie, mentre gustandolo si possono riconoscere tratti vivaci e grintosi.
La produzione della prima annata conta quasi mille bottiglie, vendute a circa 80€ l’una. Al primo piano della Torre, oltre alla cantina, è stata installata anche una vineria per degustazioni ed eventi.