Il Museo dei Cibi Disgustosi di Malmö: una mostra dei piatti più ripugnanti

Quando visitiamo una nuova città sicuramente almeno un museo rientra nella lista dei posti da vedere. Alcune volte si tratta di musei d’arte, altre volte musei più curiosi come il Museo delle Relazioni Finite di Zagabria, ma in generale si tratta sempre di posti che desiderano suscitare emozioni positive. Il Museo dei cibi disgustosi di Malmö, aperto nel 2018, di certo non regala le stesse emozioni piacevoli ma permetterà a chi è forte di stomaco di vivere un’esperienza unica!

Come nasce l’idea del Museo dei Cibi Disgustosi

Il Museo dei Cibi Disgustosi apre in Svezia a Malmö nel 2018 ed è la sede principale del franchise che punta ad espandersi in tutto il mondo. È uno dei musei più sgradevoli al mondo, adatto solo a coraggiosi e forti di stomaco. I visitatori del museo possono vedere, annusare, toccare e persino assaggiare una selezione di cibi! Si tratta di un museo innovativo: quando visitiamo un museo siamo abituati a leggere cartelli come “È vietato toccare le opere”, ma il Museo dei Cibi Disgustosi abbatte completamente questa barriera. Dopo la mostra, i visitatori possono recarsi al bar e degustare alcuni cibi concepiti come disgustosi ma accettati da altre culture.

Disgusting Food Museum - ingresso
Credits: Disgusting Food Museum via Facebook

La mostra, nata con lo spirito di divertire e offrire un’esperienza diversa dal solito, nasconde anche alcuni tratti più seri. Il cibo è molto di più che semplice fonte per il nutrimento. L’idea del Museo dei Cibi Disgustosi, come affermato dal curatore Samuel West, nasce in parte dalle preoccupazioni sull’impatto ecologico del consumo di carne. Gli insetti, per esempio, sono economici e sostenibili: come mai non vengono mangiati? Il disgusto è proprio ciò che ci impedisce di avvicinarci a cibi culturalmente molto distanti.

L’obiettivo del museo è quello di far sperimentare in prima persona la mostra stessa al maggior numero di persone. È per questo motivo che diverse versioni della mostra, sia come mostra fissa, sia come installazioni temporanee, stanno sorgendo in diverse città, come per esempio Berlino.

piatti ripugnanti - pomodoro con occhio di pecora
Salsa di pomodoro con un occhio di pecora in salamoia.
Credits: Anja Barte Telin

I cibi più disgustosi presenti nel museo di Malmö

Ci sono alcuni cibi che sono universalmente apprezzati, ma altri invece sono apprezzati più in base al gusto personale. Il Museo dei Cibi Disgustosi accoglie circa 80 esempi appartenenti a questa seconda categoria. Tanti prelibatezze provengono da Asia e Europa, ma ci sono molti esempi anche dagli Stati Uniti. La maggior parte dei cibi esposti al museo sono reali e freschi, eccetto quelli difficili da reperire o per i quali si vuole insistere sul processo di creazione, che sono quindi riprodotti con modelli di plastica e fotografie. Al posto del biglietto di ingresso, tutti ricevono un un sacchetto di carta come quelli che si trovano in aereo per chi sta male. Per sdrammatizzare, su una lavagna si contano le persone che hanno vomitato dall’apertura del museo.

Disgusting Food Museum - lavagnetta
Credits: Disgusting Food Museum via Facebook

Procedendo nella visita possiamo trovare porcellini d’India arrosto, la zuppa messicana Menudo, fatta con il rivestimento dello stomaco bollito di pecore e il Kumis, latte di giumenta fermentato e reso alcolico e frizzante. Nel museo troviamo anche cibi più vicini a noi, ritenuti altrettanto disgustosi. L’haggis, per esempio, è un budino scozzese fatto riempiendo lo stomaco di una pecora con frattaglie, cipolle e spezie. E poi troviamo il sardo Casu Marzu, formaggio di pecora il cui centro è rosicchiato e ammorbidito dalla presenza di vermi.

museo dei cibi disgustosi - casu marzu
Credits: Anja Barte Telin

Lungo la mostra possiamo vedere anche cibi che generalmente hanno un buon sapore, ma la cui preparazione è particolare. Per esempio il fois gras francese, un piatto gourmet fatto con il fegato d’anatra ingrassata industrialmente, oppure il vino di topo, prodotto annegando i topi stessi all’interno di bottiglie di vino. Il disgusto in questo caso non è legato all’olfatto o al gusto, ma bensì alla vista.

Come nasce il disgusto per alcuni cibi?

È difficile trovare cibi che disgustino proprio tutti all’interno del museo svedese. I cibi più curiosi continuano ad affascinare e spesso, quando ci troviamo in un Paese culturalmente lontano dal nostro, siamo tentati di provare cibi meno familiari. Quando parliamo di cibo, provare disgusto per un certo alimento potrebbe tenerci al sicuro dall’assaggiarlo ed evitare possibili malattie.

museo dei cibi disgustosi - latte fermentato
Kumis, latte di giumenta fermentato
Credits: Anja Barte Telin

Il disgusto è una delle 7 emozioni umane, ma mentre l’emozione è universale, non possiamo dire la stessa cosa per i cibi che la provocano. Ciò che per una persona è disgustoso, per un’altra potrebbe essere delizioso. Possiamo sentirci disgustati da qualcosa che percepiamo con i nostri sensi ed è per questo che durante la visita al Museo dei Cibi Disgustosi tutti i nostri sensi sono coinvolti.

Il disgusto è influenzato dai geni: le donne sono spesso più inclini degli uomini, specialmente quando durante la gravidanza. Non dipende però solamente da questo, perché da quando siamo piccoli tendiamo a replicare le abitudini di chi ci circonda e con cui cresciamo. Durante la visita, le persone potrebbero riconoscere tra i cibi della mostra qualcosa che non reputano disgustoso. Per esempio, un visitatore americano potrebbe chiedersi come mai i Twinkies (una sorta di plum-cake) siano inclusi. L’obiettivo è insegnare alle persone che il concetto di disgusto spesso dipende dal tipo di educazione ricevuta e che si può imparare a superarlo, almeno in parte.

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