Monopoly: la storia del gioco in scatola più conosciuto al mondo

C’è chi ama Monopoly e chi invece lo odia. Non importa quanto ci piaccia questo gioco in scatola perché la popolarità di Monopoly è innegabile. Oggi potete parlarne con i vostri amici, i vostri genitori e addirittura i vostri nonni: sarà impossibile trovare qualcuno che non conosca il gioco e che non abbia mai provato a cimentarsi nella compra-vendita, sperando nel lancio fortunato dei dadi. Monopoly è un gioco da record: oltre un miliardo di persone in tutto il mondo ci ha giocato almeno una volta ed è entrato nella storia.

Elizabeth Magie, la donna che inventò Monopoly ma non passò alla storia

La storia sulla nascita di Monopoly ha interessato i fan per tantissimo tempo, quasi quanto il gioco stesso. Per questo motivo, i giocatori potevano trovare la storia sulle origini del gioco inserita anche nella scatola stessa, insieme alle carte degli Imprevisti e Probabilità nelle versioni americane. Secondo quanto riportato dalla casa di produzione Parker Brothers, l’idea di Monopoly risale a Charles Darrow, un uomo disoccupato che sognò il gioco e lo vendette. Grazie alla sua invenzione si dice che divenne milionario e salvò il produttore del New England dal fallimento. 

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Credits: Charles B Darrow via Wikimedia Commons

Il problema è che questa storia delle origini di Monopoly non è completamente veritiera. La storia del gioco in scatola risale a decenni prima degli anni Trenta, citati nella storia di Darrow, grazie ad una donna americana e progressista di nome Elizabeth Magie. Elizabeth era una donna lontana dagli stereotipi dell’epoca: si manteneva da sola e si sposò solamente in età avanzata. Faceva diversi lavori, era appassionata di letteratura e commedia e nel tempo libero di dilettava creando giochi da tavolo. Uno di questi giochi era pura espressione dei suoi ideali e delle sue convinzioni politiche. 

Dove nasce l’idea di Monopoly: Landlord’s Game

Il gioco sviluppato da Elizabeth Magie si chiamava Landlord’s Game. La donna aveva progettato questo gioco per dimostrare gli effetti economici negativi del monopolismo fondiario. L’obiettivo del gioco, inizialmente, era semplicemente quello di aumentare la propria ricchezza. Successivamente, il gioco venne sviluppato con due obiettivi: il primo cioè quello di possedere industrie e costringere gli altri giocatori a pagare e perdere le proprie, il secondo con un’impostazione anti-monopolistica.

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Credits: Lucius Kwok via Wikimedia Commons

Quando la Parker Brothers decise di brevettare l’idea di Darrow probabilmente sapeva che non si trattava di un’idea completamente originale. Sembra infatti che Darrow sia venuto a conoscenza del gioco della Magie mentre con la moglie partecipava a serate di gioco in compagnia di altre coppie di amici. Per tutelarsi, dunque, la Parker Brothers acquistò i brevetti di Landlord’s Game e di un altro gioco di Elizabeth Magie. L’azienda li pubblicò dopo parecchi anni con nome e formato completamente stravolto. 

Le versioni italiana di Monopoly: come la storia influenza la produzione

Il gioco arrivò in Italia poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e venne commercializzato a partire dal 1936 da Editrice Giochi. La casa editrice, fondata a Milano da Emilio Cerretti, aveva l’obiettivo di proprio per distribuire i giochi più famosi della Parker Borthers. Oltre a Monopoly ci sono anche Cluedo e RisiKo!. 

storia di Monopoly-versione gioco italiano

Gli eventi storici influenzano notevolmente le versioni italiane di Monopoly. Il gioco arrivò in Italia durante gli anni del Fascismo e questo impose alcune modifiche importanti rispetto alla versione americana. Per prima cosa, il nome cambiò in Monòpoli: le leggi del regime fascista vietavano l’utilizzo di nomi inglesi. La versione inglese Monopoly tornò solamente nel 2009, quando la Hasbro acquistò i diritti di distribuzione del gioco. 

Nella maggior parte delle versioni europee i toponimi sono ripresi in base alla capitale. Nella prima versione italiana, invece, Cerretti inserì luoghi di Milano, alcuni di questi ancora esistenti oggi come per esempio via Verdi o via Sanzio. Alcuni dei nomi inseriti nella versione del periodo fascista vennero sostituiti e modificati più avanti. Per esempio, via Marco Polo oggi sostituisce via Vittorio Emanuele, oppure Largo Augusto che sostituisce Corso Littorio.

segnalino gioco
Credits: Alfredo Liverani via Flickr

Edizioni per ogni passione ed età

Tutte le versioni di Monopoly distribuite in Italia, sia da Editrice Giochi sia da Hasbro, sono sempre influenzate dalla storia e dagli avvenimenti più importanti. Troviamo prima di tutto differenze nell’utilizzo della moneta: dalla Lira all’Euro, versioni con contanti e versioni con carte di credito. Le regole del gioco non sono semplicissime: per poter intercettare un pubblico più ampio, Hasbro ha creato versioni semplificate adatte anche ai più piccoli.

monopoly pokémon
Credits: Meagan via Flickr

Monopoly oggi soddisfa tantissimi fandom differenti: gli amanti dei supereroi Marvel, delle saghe cinematografiche come Harry Potter, delle serie tv e dei videogame come i Pokémon. Allo stesso tempo altrettante edizioni sono dedicate ad eventi particolari ed anniversari. Gli esempi sono tanti: dall’unità d’Italia (distribuito nel 2011) all’ultima versione dedicata a Bergamo, omaggio e supporto alla rinascita di una delle città più colpite dal Covid19.

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