Negli ultimi anni, durante molte manifestazioni, abbiamo assistito a persone che in ogni parte del mondo si sono appropriate di una famosa maschera. Oggi la maschera è iconica grazie ai fumetti e al film di “V per Vendetta”, ma la sua storia risale a molto tempo fa. Infatti, dietro la maschera si cela il volto di Guy Fawkes, un rivoltoso britannico del 1600.
Chi era Guy Fawkes?
Guy Fawkes è ricordato come un militare e cospiratore inglese che, nei primi anni del 1600, tentò di far saltare in aria il parlamento britannico. Era membro di un gruppo di cospiratori inglesi cattolici, che organizzò un piano per uccidere il re James Stuart e tutti i membri del parlamento durante un’esplosione nel 1605.
Questo evento è passato alla storia come la Congiura delle Polveri. Nel 1604 Fawkes entrò a far parte di un gruppo di rivoltosi cattolici, dichiaratamente contrari alla presenza del re protestante James Stuart. Lo accusavano di aver tradito le aspettative del popolo cattolico; l’obiettivo del gruppo di Guy Fawkes era quello di assassinare il re, per sostituirlo con una delle sue figlie e portare l’Inghilterra sulla strada di una monarchia assoluta di stampo cattolico.
Il piano di Guy Fawkes e dei suoi compagni prevedeva di far letteralmente saltare in aria il Parlamento britannico tramite l’uso di esplosivi. Dopo aver affittato una piccola cantina proprio sotto le aule del Parlamento, iniziarono a stivarvi polvere da sparo. Il piano però rimase segreto per poco tempo; nonostante fosse stato avvisato di una congiura in atto, Guy Fawkes si attenne a quanto previsto. I Parlamentari inaugurarono comunque la seduta della camera del 5 novembre 1605 e Fawkes si recò nella cantina. Prima di far esplodere tutto, però, le guardie reali fecero irruzione nella sala, salvando il Parlando. Guy Fawkes e i gli altri cospiratori furono condannati a morte per alto tradimento alla corona.
“V per Vendetta”: la maschera di Guy Fawkes tra fumetto e cinema
“V per Vendetta” è una graphic novel degli anni ’80, scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd. La storia è ambientata a Londra in una mondo futuro distopico, che a tratti potrebbe ricordare quello descritto da George Orwell in 1984.
La serie apparve per la prima volta come storia in bianco e nero sulle pagine di una rivista inglese, Warrior, tra il 1982 e 1985. Quando però la rivista chiuse i battenti, i fan rimasero senza una conclusione. Fu proprio la DC Comics, nel 1988 a ripubblicare tutta la serie in singoli volumi, questa volta a colori. Qualche anno dopo pubblicò anche un unico volume, sempre a colori, di tutta la storia creando perciò la prima graphic novel. In Italia V per Vendetta arrivò inizialmente in bianco e nero, sulla rivista Corto Maltesi, pubblicata in episodi diversi. Successivamente, intorno alla fine degli anni ’90, arrivarono anche le prima collezioni in volumi e poi a colori.
Il protagonista, V, indossa proprio la maschera che ritrae il volto del cospiratore britannico Guy Fawkes. È grazie al debutto al cinema, nel 2005, che la maschera diventa veramente iconica e inizia ad essere associata, nell’immaginario collettivo, al simbolo di rivoluzione. Nella storia la maschera di Guy Fawkes non è l’unico rimando agli avvenimenti storici; un altro elemento molto importante che collega al 1605 è il numero 5. Si tratta di un numero usato come simbolo che appare praticamente ovunque nel film: dalla scelta di alcune canzoni, all’ora del Big Ben, fino al nome del protagonista. Infatti, V è la trasposizione romana del numero 5.
La maschera di Guy Fawkes dopo il successo di “V per Vendetta”
Durante gli ultimi anni, la maschera raffigurante il volto dell’inglese Guy Fawkes si è diffusa globalmente diventando simbolo di rivoluzione e dissenso. Abbiamo assistito a diverse forme di protesta, appartenenti a gruppi differenti, in cui i contestatori si coprivano tutti il volto indossando proprio la maschera di Guy Fawkes.
Anonymous
Il caso del gruppo Anonymous rappresenta, forse, uno di quelli più noti. La maschera di Guy Fawkes è stata indossata quando il collettivo di è scagliato contro la chiesta di Scientology nel 2008, dopo il tentativo di censura di un’intervista all’attore Tom Cruise. Con questa protesta, i membri del collettivo sono scesi tra la folla, non celandosi più dietro gli schermi dei loro computer. In ogni caso, avevano bisogno di mantenere l’anonimato e per questo motivo scelsero di indossare la famosa maschera. Pur non avendo mai dichiarato ufficialmente il motivo dietro questa scelta, è chiaro che ci sia un collegamento coni alcune scene di “V per Vendetta”.
Occupy Wall Street
Il movimento, nato da Occupy Wall Street, inizia ad utilizzare la maschera di Guy Fawkes nel 2011. Proprio il 5 novembre, ricordato in tutto il mondo anglosassone come il giorno di Guy Fawkes, un invito diffuso tramite Facebook invitava tutti i manifestanti a radunarsi per combattere ingiustizia sociale e corruzione.
La maschera di Guy Fawkes e proteste in tutto l’Oriente
Oltre a questi due grandi eventi, la maschera di Guy Fawkes ha continuato ad essere utilizzata anche il altre parti del mondo, durante proteste contro disuguaglianze e corruzione. Tra queste si ricorda una manifestazione in Thailandia, contro un’amministrazione fantoccio controllata da un primo ministro in esilio; oppure in Turchia, dove i dipendenti di Turkish Airlines hanno protestato indossando la maschera di Guy Fawkes per vedere riconosciuti alcuni diritti dei lavoratori.
Al di là delle differenti manifestazioni, la maschera non cessa di esistere anche nel mondo della cultura popolare. Anche questa volta, tornano in prima linea il cartone animato The Simpsons: oltre a riportare diversi riferimenti a “V per Vendetta”, in un episodio Bart afferma: “Every day is Guy Fawkes Day!”.