L’albero più velenoso del mondo: la Mancinella

La Mancinella è una pianta nota anche per essere l’albero più velenoso esistente al mondo. Non si tratta solo di una leggenda, ma è stata dichiarata tale anche dal Guinness World Records. Il nome latino è Hippomane mancinella, ma nelle diverse lingue si trovano traduzioni anche meno letterali di quella usata in italiano. Per esempio, in spagnolo si chiama manzanilla de la muerte, cioè “piccola mela della morte”. Qualche riferimento tra la sua tossicità e la favola di Biancaneve?

Chi ha scoperto la tossicità della Mancinella

Dobbiamo tornare alla fine dello scorso secolo, nel 1999, quando la radiologa Nicola Strickland era in vacanza ai Caraibi. Nello specifico la Strickland si stava godendo una rilassante vacanza sull’isola di Tobago, caratterizzata da spiagge paradisiache e deserte. Durante la sua permanenza era solita andare in cerca di conchiglie e coralli, ma durante questa vacanza trovò ben altro. 

albero più velenoso - frutti su spiaggia
Credits: Laurie Voss via Flickr

Di certo non pensava di imbattersi nel frutto dell’albero più velenoso di sempre! Tra la sabbia bianca, sparsi sotto alcune palme, Nicola Strickland trovò alcune noci di cocco e alcuni mango… ma anche un frutto insolito, di colore verde e dall’odore molto dolce. Lei e la compagna di viaggio, attratte dal forte odore del frutto, decisero di darvi un morso; tuttavia, furono subito sopraffatte da una sensazione di bruciore in bocca, a cui seguì la sensazione di una stretta in gola. Il frutto velenoso trovato ai piedi di un albero stava facendo il proprio gioco e le due donne riuscivano a malapena a deglutire. 

Come riconoscere l’albero più velenoso del mondo

Non c’è da temere: la Mancinella, l’albero più velenoso del mondo, non sorge proprio in tutto il mondo. Non c’è il rischio di imbattersi in questa pianta durante una passeggiata in montagna, ma bisogna sicuramente prestare attenzione viaggiando nella regione dei Caraibi. La Mancinella, infatti, è originaria dei Caraibi e sorge sulle coste della Florida, delle Bahamas, del Messico e in generale degli Stati dell’America Centrale e Meridionale.

Mancinella - foglie dell'albero
Credits: Jason Hollinger via Flickr

In che modo si può riconoscere quest’albero così velenoso e, quindi, starvi alla larga? La Mancinella può crescere fino a 15 metri di altezza e si caratterizza per una corteccia rossastra-grigiastra. I suoi fiori sono piccoli e dai colori sgargianti: gialli e verde brillante. Infine, i suoi frutti: simili a piccole mele, di color verde o giallo in base al grado di maturità, estremamente velenosi come ogni altra parte di questo albero. 

Attenzione: ogni parte di questa pianta è velenosa!

È necessario stare alla larga dall’intero albero e non solo dai suoi frutti. Infatti, la Mancinella è l’albero più velenoso in assoluto perché ogni sua parte è tossica. Le foglie, i fiori, la corteccia e i suoi frutti: tutte le parti contengono una grande quantità di tossine. La linfa, che assomiglia ad un liquido lattiginoso, contiene una sostanza irritante per la pelle, che può causare allergia. Ecco perché vicino a questo albero troverete cartelli che vi invitano a stare alla larga durante i temporali; la pioggia, a contatto prima con l’albero e poi con la vostra pelle, potrebbe causarvi la formazione di spiacevoli vesciche. 

albero più velenoso - pericolo
Credits: arctic_whirlwind via Flickr

Per godere del titolo di albero più velenoso, la pericolosità della Mancinella sembra proprio non avere limiti. Anche dare fuoco all’albero è parecchio rischioso: se il fumo raggiungesse i vostri occhi, potrebbe causare delle lesioni oculari oltre a danneggiare profondamente la cornea. Da ultimo, ma non meno pericoloso, decisamente sconsigliato assaggiarne i frutti: infezioni batteriche sono dietro l’angolo, in un processo di indigestione che vi porterebbe ad una gravissima gastroenterite sanguinolenta. 

albero più velenoso - cartello allarme
Credits: Aylwin Lo via Flickr

L’albero non è solo velenoso: ecco diversi usi

Nonostante si tratti di uno degli alberi più velenosi per l’uomo, ci sono anche alcuni utilizzi pratici ideati per sfruttare la sua tossicità. La Mancinella veniva usata per fabbricare mobili fin dall’epoca coloniale: si credeva, infatti, che la linfa velenosa si neutralizzasse una volta asciugata al sole.

I popoli nativi del Centro America, invece, hanno sfruttato il veleno per rivestire per proprie frecce durante la caccia e assicurarsi più facilmente la preda. Oggi, invece, la corteccia dell’albero è utile in medicina; si utilizza, infatti, per trattare alcune malattie veneree e i suoi frutti fungono anche da diuretico.

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