Tra le migliori società appartenenti al settore tecnologico troviamo le famose aziende Microsoft e Apple. La loro rivalità è nota a tutto il mondo ma, durante la battaglia per il successo, non si son mai fatti lo sgambetto, ma tutt’altro. Nell’agosto 1997, Bill Gates salva Apple dalla bancarotta acquistando 150 milioni di dollari di azioni, ma partiamo dal principio.
Perchè Bill Gates salva Apple dalla bancarotta?
Mentre negli anni ’90 Microsoft si espandeva, raggiungendo la quota di mercato pari al 90% nella vendita dei personal computer, Apple era in netto declino. Gli sviluppatori stavano facendo sempre meno applicazioni per Macintosh (famiglia di computer nata nel 1984) e la licenza per l’uso di Microsoft Office era in scadenza, un vero problema contando che all’epoca era il software principale richiesto dagli utenti su Mac PC. L’azienda arrivò sull’orlo della bancarotta finché, nell’agosto del 1997, Jobs fece un annuncio: Microsoft sarebbe stato uno dei principali partnership di Apple. Infatti, Bill Gates salva Apple comprando 150 milioni di dollari di azioni senza diritto di voto in Apple Computer e offrì ad Apple l’accesso gratuito per utilizzare Microsoft Office.
Per Microsoft, l’investimento ha significato sostenere uno dei suoi maggiori concorrenti, ma è stata anche una nuova opportunità di business. Come parte dell’accordo, Apple avrebbe accettato di ritirare la sua causa contro Microsoft, che prevedeva che Microsoft avesse copiato l’aspetto del Mac OS per Windows. La seconda parte dell’accordo comunicava che Internet Explorer di Microsoft doveva diventare il browser predefinito sui computer Mac.
Non tutti approvarono questa collaborazione, difatti durante la conferenza in cui Jobs annunciò l’aiuto da parte di Microsoft, il pubblicò fischiò all’apparizione di Gates via satellite. Ma Steve Jobs fu molto riconoscente per l’azione compiuta da Gates, al quale disse: “Bill, grazie. Il mondo è un posto migliore”.

Il monopolio della Microsoft: l’astuzia di Bill Gates
Oggi Bill Gates è conosciuto come un filantropo, ma in passato, per raggiungere i suoi obiettivi, si dimostrò essere uno spietato uomo d’affari. Negli anni ’90 attirò l’attenzione su di se, tant’è che i regolatori antitrust (legislazione antimonopolistica) del DOJ (Dipartimento di giustizia americano) indagarono affondo sul suo conto. Sin dal 1993 il DOJ preparava una lunga causa contro Microsoft. Solo nel 1998, il Dipartimento di Giustizia citò in giudizio Microsoft per aver violato lo Sherman Act, una legge che regolava la capacità dei conglomerati di riunire monopoli e soffocare la concorrenza. Il DOJ affermò che Microsoft avesse abusato del suo monopolio sui PC Intel nella gestione delle vendite di sistemi operativi e browser web.
Al tempo i browser web non erano freeware, ossia non erano distribuiti gratuitamente e avevano bisogno di una licenza d’uso, ma dovevano essere scaricati da internet o acquistati in negozio. Tuttavia, Microsoft pianificò di raggruppare il proprio browser web, Internet Explorer, con il sistema operativo Windows, il che avrebbe significato che ogni utente Windows avrebbe avuto Internet Explorer, eliminando quindi l’esigenza di acquistarlo. In questo modo Microsoft ebbe il monopolio assoluto in quanto il sistema operativo di Windows rappresentava circa il 90% della quota di mercato totale, come già affermato in precedenza. Bill Gates ne uscì vincitore dalla causa giocando d’astuzia. Sapeva benissimo che salvare l’Apple dalla bancarotta un anno prima avrebbe in qualche modo aiutato anche la sua società. Sostenendo la concorrenza, la Microsoft ha dimostrato di non poter essere considerata un monopolio. Di conseguenza, tre anni dopo, il DOJ ha ritirato il caso.

Com’è finita?
Una volta risolto il caso con il DOJ, Gates convertì le sua azioni senza diritto di voto in Apple in azioni regolari. In totale, Gates si è ritrovato con 18,2 milioni di azioni Apple, che ha venduto nel 2003. Ma in quell’anno il prezzo delle azioni di Apple era notevolmente basso. Da successivamente, l’Apple ottenne ottimi risultati, aumentarono infatti le sue azioni di ben due volte: con un rapporto 2:1 nel 2005 e un rapporto 7:1 nel 2007. All’epoca, nel 1997, Microsoft era molto più grande di Apple e, ironia della sorte, anni dopo, Apple ha ribaltato la situazione.
Oggi, entrambe le società sono vicine l’una all’altra: Apple con una capitalizzazione di mercato di $1,64 trilioni e Microsoft a $1,54 trilioni.