L’esclamazione “ha-ha” può esprimere due reazioni diverse. A seconda dell’intonazione di chi la pronuncia, può essere sia una risata sarcastica, sia segno di disappunto per qualcosa che non ci fa ridere. Una particolare tecnica paesaggistica inglese prende proprio questo nome per la reazione che suscita nelle persone che inganna: si tratta del muro ha-ha.
Che cosa è un Muro Ha-Ha?
Conosciuto specialmente proprio per il suo nome, un muro “ha-ha” è una tecnica paesaggistica inglese che ha riscosso un ruolo importante nel corso degli anni. All’atto pratico si tratta di un muro e di un fossato insieme, ma la cosa divertente è proprio il nome buffo di questo muro: “ha-ha” perché suscita sorpresa nei visitatori.
Il muro “ha-ha” è stato progettato per mantenere gli animali da pascolo lontani dalle aree più formali dei giardini. Grazie alla tecnica del muro “ha-ha”, le recinzioni non servono e rimane l’illusione ottica di un’apertura totale. La tecnica nasce e si sviluppa proprio nel Regno Unito, dove spopola la passione per i giardini ben curati. In questo modo la vista del paesaggio, sia dalla casa che dal giardino stesso, non viene interrotta.

La costruzione di un muro “ha-ha” prevede lo scavo anche di un fosso, abbastanza profondo ma sempre asciutto e spesso ricoperto dello stesso manto erboso del resto del prato. Il fossato consiste da un lato (quello verso l’esterno) di una pendenza erbosa, dall’altro invece si trova un muro verticale la cui cima è al libello del terreno.
Origini antiche, diffuse ancora oggi
Prima dell’avvento dei dissuasori elettrici, la costruzione di muri per tenere lontani sia gli animali e rendere privato il giardino di una casa era molto diffusa. Le origini sono molto antiche. Si tratta di una tecnica paesaggistica influenzata dalle usanze cinesi, dove le barriere sono nascoste dalla natura. Il muro “ha-ha” compare per la prima volta in Francia, all’inizio del XXVIII secolo; viene descritto da un appassionato di tecniche di giardinaggio in un saggio dal nome La Theorie et la Pratique du jardinage.

Un architetto inglese traduce il saggio qualche anno dopo, portando il nuovo concetto anche in Inghilterra. In questo saggio, i recinti conosciuti fino a quel momento costruiti con griglie di ferro vengono sostituiti da un nuovo tipo di muro: il muro “ha-ha”. Questo muro, senza griglie e al livello del terreno su cui si cammina, sorprende l’occhio e fa ridere le persone che trae in inganno: ecco svelato il perché del nome.
Dove è possibile trovarlo oggi?
Nel corso dei secoli il muro “ha-ha” si è diffuso in tutto il mondo. Le costruzioni più moderne non servono per tenere al di fuori della proprietà il bestiame, ma per creare una sorta di confini invisibili. Possono essere modellati secondo forme diverse e conferiscono valore inestimabile alle proprietà.
In Inghilterra i giardini di Stowe sono stati tra i primi a vedere i muri “ha-ha”. Oggi si possono vedere ancora in molte grandi case di campagne e nelle principali tenute di tutto il Paese. Si tratta comunque di costruzioni che spesso risalgono alla metà del Settecento, quando si diffuse l’usanza. Generalmente i muri erano costruiti in pietra locale o mattoni e la loro altezza variava tra i 0,7m e i 2m.

La tradizione del muro “ha-ha” si è diffusa in tutto il mondo anglosassone, anche con usi differenti. Per esempio, in Australia i muri “ha-ha” circondavano i terreni dei manicomi. In questo modo, i malati potevano passeggiare liberamente nel parco e la loro vista poteva spaziare verso l’orizzonte, ma al tempo stesso non vi era pericolo che scappassero. Ancora più recentemente se n’è fatto uso in America, al Washington Monument; l’obiettivo era quello di rendere sicuro il monumento ed evitare che veicoli potessero avvicinarsi.