Col suo mantello maculato e il suo peculiare collo lungo, la giraffa è indubbiamente uno degli animali più affascinanti della savana. Molto interessante è, sicuramente, il processo di seduzione tra giraffe. Ma come avviene l’adescamento?

Le giraffe non hanno una stagione degli amori prestabilita. Hanno, invece, un ciclo estrale, che è molto simile al ciclo mestruale umano (ma con meno sangue e ormoni leggermente diversi). I maschi di giraffa non si accoppiano sempre con le femmine, quindi generalmente cercano di trovare un modo per determinare se la donna è fertile.
Per capire se la femmina sta ovulando, la giraffa maschio assaggia la pipì della donna. Il maschio balza verso la femmina e si strofina contro il suo fondochiena finchè non fa pipì, con una mossa chiamata smorfia di Flehmen.
La smorfia di Flehmen
La smorfia del Flehmen, anche chiamata posizione del Flehmen o reazione del Flehmen (dal verbo tedesco flehmen, traducibile in “mostrare l’arcata superiore dei denti”), consiste nell’incurvare il labbro superiore in un modo caratteristico degli ungulati, felidi e altri mammiferi. E’ una manifestazione comportamentale associata ad una serie di contrazioni dovute all’attivazione del sistema circolatorio di un organo speciale dell’animale, dove un’arteria centrale si rigonfia mentre le vene circostanti consentono il deflusso del sangue, al fine di aspirare feromoni dai canali nasopalatini, che a seconda delle specie sboccano sia nel naso che nella bocca o solo in uno di questi. Questo comportamento è noto anche nei cavalli. Lo si nota, ad esempio, quando uno stallone valuta, annusando e leccando, l’urina di una cavalla in calore. Il maschio di giraffa che esegue il Flehmen, invece, non solo lecca l’urina, ma la assapora anche.

Come avviene il rapporto?
Quando la femmina della giraffa inizia a fare pipì, il maschio si china e la assaggia. Se assapora gli ormoni che indicano che è in calore, inizia il particolare rituale di adescamento. Una volta che il maschio sa di avere una femmina fertile di fronte a lui, la segue in giro cercando di montarla per un paio di giorni, spesso sfoggiando un’erezione particolarmente significante, e talvolta leccandole le zampe posteriori. La sua compagna continua ad allontanarsi da lui ogni volta che cerca di farlo. Ad un certo punto, però, rimane ferma abbastanza a lungo perché l’azione possa essere compiuta. Dopo che il maschio si impenna sulle zampe posteriori e la monta con successo, eiacula in pochi secondi. Talvolta può provarci di nuovo (anche più di una volta), ma sempre per pochi secondi, mentre la sua partner si allontana continuamente da lui.
Durante il periodo di seduzione, il maschio tenta di tenere gli altri maschi lontani dalla femmina mentre la insegue. Quest’ultima, spesso, cerca di convincere un maschio potenzialmente migliore a interessarsi a lei e combattere i rivali maschi.
Rivalità tra maschi: il combattimento
Quando litigano per una femmina, le giraffe stabiliscono il dominio tramite “strattoni” ad alta o bassa intensità. La versione a bassa intensità consiste nel premere il collo l’uno contro l’altro finché non ci si stanca e ci si arrende. Nella modalità ad alta intensità, dondolano la testa e il collo l’un l’altro cercando di sferrare colpi. Con entrambi i tipi di “combattimento”, molto raramente si verificano gravi danni. Inoltre, quello con il collo più lungo vince quasi sempre.
Dopo una battaglia straziante, i maschi spesso si accarezzano l’un l’altro con il collo (che a volte viene interpretato erroneamente come lotta) e poi fanno sesso tra loro, compreso il raggiungimento dell’orgasmo. In effetti, si stima che dal 75% al 94% il sesso tra giraffe è di natura omosessuale.

Il vincitore conquista così la possibilità di fecondare la femmina, con degustazione di urina inclusa. Il miracolo della nascita dei piccoli di giraffa dipende poi tutta dal gusto della pipì!