C’era una volta una bellissima principessa che un giorno incontra uno splendido principe, si innamorano e vivono per sempre felici e contenti. Quante volte abbiamo sperato capitasse anche a noi un lieto fine così? Ma in realtà queste fiabe non sono così felici come sappiamo. Le fiabe originali nascono come storie drammatiche, alcune quasi macabre. Furono modificate successivamente per essere rese disponibili anche ad un pubblico infantile. Ma cosa raccontano le fiabe originali?
Mulan: l’eroina cinese
Nella fiaba che conosciamo Mulan, una bellissima ragazza, decide di sostituire il padre invalido in guerra. Si camuffa così da maschio e si dimostra essere uno dei migliori combattenti. Trova l’amore e, dopo essere stata scoperta e aver avuto il ringraziamento da parte dell’imperatore per avergli salvato la vita, torna a casa dove può riabbracciare finalmente la sua famiglia. Ma in realtà non andò proprio così.

Fiaba originale: un triste ritorno a casa
Nella fiaba originale, la giovane Mulan decide, anche in questo caso, di travestirsi da maschio per poter prendere il posto del padre in guerra. Una volta scoperta la sua vera identità, questa diviene una grandissima amica della figlia di un re. Quando però il re tradisce l’imperatore, questi decide di vendicarsi sulle due ragazze, condannandole a morte. Vengono alla fine graziate e rimandate alle loro case. Le cose sembrano andar bene per la giovane guerriera finché, una volta tornata dalla sua famiglia, non viene a sapere che il padre è deceduto e che la madre non ha perso tempo per cercare un altro marito. Ma non finisce qui! Il principe turco sceglie Mulan per diventare una delle sue tante concubine (schiava sessuale). La ragazza, decisa a non vivere una vita del genere, decide di suicidarsi e raggiungere il suo amato padre.
Peter Pan: il bambino sperduto
Peter Pan narra le vicende di un bambino che non voleva crescere e che vive nell’Isola Che Non C’è, un posto popolato da fate e altre creature fantastiche. Questo posto è raggiungibile solo dai bambini, in quanto gli unici ad avere fantasia. Un giorno Peter Pan, che perde l’ombra, si reca a Londra per cercarla, incontrando Wendy e i suoi due fratelli. Questi seguono Peter sull’Isola Che Non C’è. A distanza di poco tempo decidono però di tornare dai propri genitori a causa della nostalgia che provano. In questo modo rinunciano a restare fanciulli per sempre, andando quindi incontro all’età adulta.

Fiaba originale: il bambino dimenticato
La fiaba originale si svolge in un’isola situata in mezzo a un lago, l’Isola degli Uccelli, governata dal re Salomone. Le donne con il desiderio di rimanere incinta si rivolgevano a lui per far avverare tale desiderio. Il re, a quel punto, inviava piccoli passerotti nelle loro case. Questi si sarebbero trasformati in bambini veri dopo un periodo in cui vivono un incrocio, per aspetto e caratteristiche, fra un uccello e un bambino. Tra questi c’è Peter Pan che, dopo sette giorni, decide di tornare al castello del re. Il sovrano lo punisce lasciandogli vivere una vita da ibrido, senza la possibilità di poter tornare dalla madre. Peter riesce comunque a scappare e recatosi dalla madre, vede come questa l’abbia sostituito con un altro bambino, dimenticandosi di lui. Rassegnatosi, vive la sua vita da ibrido, circondato da creature fantastiche.
In questo caso la fiaba, scritta da J.M. Barrie, si basa sulla storia della sua vita. Quando James Barrie aveva appena 6 anni, il fratello maggiore morì. La madre cadde in depressione e James, desideroso di far stare nuovamente bene la madre, decise di acquistare l’identità del fratello, arrivando a vestirsi e a fischiettare come faceva lui. In questo modo, mise da parte la sua identità, decidendo di non crescere più come se stesso. Ciò fa capire che con la morte del fratello, ci fu pure la morte di James, negandosi in questo modo un futuro.
Biancaneve: un cuore pieno di bontà
Una bellissima principessa con la pelle candida come la neve, Biancaneve, rimane orfana di madre. Il re decide in seguito di risposarsi per dare una madre alla figlia. Muore successivamente anche il padre, Biancaneve rimane quindi nelle mani della matrigna che si dimostrerà essere malvagia. Gelosa infatti della bellezza della giovane, la matrigna tenterà in ogni modo di porre fine alla vita della ragazza, arrivando addirittura a richiedere il suo cuore ad un cacciatore. Quest’ultima fugge e trova protezione in una casa abitata da 7 nani. Verrà comunque ingannata dalla regina cattiva e, dopo aver dato un morso ad una mela avvelenata da lei creata, Biancaneve muore. Durante la veglia funebre, un principe vede la giovane deceduta e, notata la bellezza di questa, la bacia, risvegliando così la principessa.

Fiaba originale: il ballo della morte
La fiaba originale rassomiglia molto a questa, ma ci sono delle leggere differenze. Ad esempio, in realtà la regina cattiva non richiede il cuore bensì i polmoni e il fegato di Biancaneve per poterseli gustare a cena, insomma, un bel piatto di coratella. Nella versione originale, la regina cattiva cade da una scogliera, viene schiacciata da un masso per essere infine mangiata dagli avvoltoi. Nella versione dei fratelli Grimm, dopo essere stata salvata dal principe, Biancaneve decide di non farla passare liscia alla matrigna. Questa, al matrimonio, verrà costretta a ballare con scarpe di ferro rovente, sino a morire. La Disney ha comunque deciso di rimanere fedele alla versione originale, in quanto meno tetra, omettendo le parti più cruente.
La Bella addormentata: il bacio del vero amore
Una giovane principessa di nome Rosaspina, a causa di una maledizione, dopo essersi punta il dito su un fuso, cade vittima di un sonno profondo. Tale incantesimo può essere spezzato solo con un bacio del vero amore. Arriverà, dopo 100 anni, il principe azzurro che, con un bacio, risveglia la principessa. Si innamorano e vivono per sempre felici e contenti.

Fiaba originale: Sole, Luna e Talia
Nella fiaba originale, il re riceve una profezia sulla figlia, il cui nome è Talia, che l’avverte che la sua vita verrà messa in pericolo a causa di una lisca di lino. Viene quindi bandito tutto ciò che può essere fatale per la bambina. Una volta cresciuta però, scorge un’anziana con un fuso e, incuriosita dall’oggetto, si punge il dito e muore. Il padre l’adagia in una stanza del castello da cui va via per sempre. A distanza di tempo si reca nel castello un altro re, giunto da quelle parti a causa della caccia. A quel punto, trova la ragazza addormentata e la violenta! La ragazza rimane incinta e dà alla luce due gemelli di cui si occupano due fate. Mentre uno di loro cerca il seno, succhia il dito della madre, estraendo in questo modo la lisca fatale. Quando il re che ha violentato la principessa torna al castello la trova sveglia, i due fanno conoscenza. Ma in realtà questi è sposato. La moglie, venuta a sapere di questa donna, chiede al suddito di trovare i bambini, di cucinarli e di servirli al marito. Il servo decide però di salvare i due gemelli e di imbrogliare la regina, dando al re della selvaggina. Non ancora contenta, la malvagia moglie fa venire Talia al castello per poterla gettare nel fuoco, ma il re la salva ordinando che venga messa al rogo la moglie, vivendo così felice e contento con la sua bella addormentata.
Queste sono solo alcune delle fiabe che abbiamo sempre conosciuto come innocue. Le fiabe originali nascondono trame da film horror, da mettere i brividi. Se siete curiosi di scoprire quali altri fiabe originali sono state rese “appetibili” per i bambini allora non perdetevi la seconda parte dell’articolo Le fiabe originali: quando l’incanto diventa tragedia (PARTE 2)