Credete sia possibile che Tom Holland e una mosca posata su un muro abbiano qualcosa in comune? Beh, la risposta è sì perché entrambi hanno un legame diretto con Spider-Man.
L’ultimo film della Marvel basato sulla storia di Peter Parker è ancora nei cinema, ed è il film con il maggior incasso del 2021. Nonostante questo enorme successo e il fatto che oggi non esista persona che non conosca Spider-Man, diversi anni fa il personaggio dei fumetti ha rischiato di essere letteralmente schiacciato come si farebbe con una mosca.
Come è nata l’idea di Spider-Man
Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino agli anni ’60, quando Stan Lee l’artista Steve Ditko erano al massimo del successo e della loro gioia; infatti, avevano appena creato alcuni personaggi oggi famosissimi come I Fantastici Quattro, Hulk e gli X-Men.
Il capo di Stan Lee premeva affinché creassero un altro supereroe unico quanto quelli precedenti, ma Lee non riusciva a pensare ad un altro super-potere. Oggi ci potrebbe sembrare anche abbastanza normale: dopo aver immaginato molti poteri diversi come quelli che caratterizzano alcuni degli X-Men, non era così semplice farsi venire un’altra idea geniale e, soprattutto, unica.
Ma se oggi ricordiamo Stan Lee quasi come un genio dell’immaginazione è perché effettivamente la lampadina nella sua testa si accese con poco. Osservando una mosca, appoggiata su un muro, che si muoveva lenta verso l’alto pensò: “Quanto sarebbe bello avere un supereroe in grado di scalare verticalmente il muro, attaccandosi ad esso?”. Eccoci quindi agli albori di Spider-Man. Stan Lee pensò a diversi nomi prima di scegliere quello che conosciamo tutti oggi, passando da Insect Man a Stick-to-Wall Man, letteralmente uomo attaccato al muro.
Gli editori rifiutano l’idea di Spider-Man
Dopo aver ideato la storia di Peter Parker, Stan Lee passò la palla all’artista Steve Ditko per disegnare il costume e definire così la personalità complessa di Spider-Man. Entrambi furono enormemente entusiasti del lavoro.
Tuttavia, l’enorme entusiasmo venne subito fermato da parte degli editori del fumetto, che quasi odiavano il personaggio di Spider-Man principalmente per tre ragioni. Prima di tutto, infatti, contestavano il nome perché la gente comune generalmente odia i ragni. In secondo luogo criticavano la scelta di un adolescente: gli adolescenti, secondo il loro punto di vista, potevano essere solo la spalla di un supereroe e non il protagonista. Infine, nonostante il suo essere un supereroe, Spider-Man continua ad avere problemi; al contrario, tutti gli altri supereroi non si scontravano con difficoltà interiori.
Scegliendo di andare contro agli editori, Stan Lee decise comunque di dare una chance al suo personaggio. Scelse di inserire Spider-Man sulla copertina di uno degli ultimi numero di una serie chiamata Amazing Fantasy; questa serie era destinata ad un pubblico adulto e a breve sarebbe stata cancellata. Non aveva nulla da perdere e aveva bisogno di verificare velocemente la risposta del pubblico.
Peter Parker: un successo continuo da 60 anni
Quando lo scorso dicembre Spider-Man: No Way Home è uscito nelle sale, ha sbaragliato il botteghino: forse, quindi, è superfluo dire che l’intuizione di Stan Lee fu quella corretta. Qualche mese dopo l’uscita di Spider-Man, il capo di Stan Lee esaminò i dati di vendita; si rese conto che in pochissimo tempo era nato un nuovo bestseller. I fan continuavano a scrivere chiedendo nuove storie su Spider-Man, così l’anno successivo, il 1963, segnò la nascita della serie The Amazing Spider-Man.
Ma come mai amiamo così tanto il personaggi di Spider-Man ancora oggi? La formula magica di questo supereroe è semplice: Peter Parker è un ragazzo come la maggior parte di noi. L’Uomo Ragno è un personaggio cui tutti potrebbero relazionarsi, perché affronta problemi reali e commette (spesso!) anche errori. Quale adolescente non si ritroverebbe?
La trasformazione che Peter subisce dopo il morso del ragno è chiaramente una metafora della vita, il passaggio da adolescente ad adulto; fa parte in qualche modo del processo di maturazione di ognuno. Questo è uno dei diversi motivi che hanno portato al successo Spider-Man: dietro la maschera si cela una persona che ha sofferto e che soffre ancora. Non è un caso se sono proprio supereroi complessi e che sembrano tutt’altro che indistruttibili ad essere maggiormente amati dal pubblico. Lo stesso discorso vale, per esempio, anche per Batman.