I test di gravidanza odierni sono piuttosto semplici. Si basa tutto sul fare la pipì su un bastoncino e aspettare un paio di minuti. Le sostanze chimiche presenti in questo bastoncino sono in grado di rilevare un ormone chiave della gravidanza: la gonadotropina corionica, detta anche hCG. Ma vi siete mai chiesti in passato come facessero a sapere se si era o meno incinta? Negli anni ’30, il metodo utilizzato era piuttosto raccapricciante. Infatti, all’epoca venivano utilizzate le rane come test di gravidanza. Non era un test rapido, ma pare essere stato abbastanza affidabile.
Una scoperta raccapricciante ma efficace: i primi test di gravidanza
Alla fine degli anni ’20, uno zoologo di nome Lancelot Hogben, agli inizi della sua carriera, studiò gli ormoni iniettandoli nelle rane. Nel 1930 iniettò gli ormoni di un bue nella rana artigliata africana (Xenopus laevis). In tutta risposta, la rana depose le uova. Accidentalmente, Hogben fece una scoperta. A quel tempo era risaputo che l’urina delle donne incinta contenesse ormoni prodotti dall’ipofisi che influivano sullo sviluppo delle ovaie. Perciò, lo zoologo decise di provare ad utilizzare gli ormoni prodotti da una donna incinta per provare a innescare la deposizione delle uova nella Xenopus. Tuttavia, non si seppe mai nulla sui risultati ottenuti.
Nel 1938, il dottor Edwart R. Elkan, grazie a questi studi, iniziò ad usare le rane come test di gravidanza, a cui venne dato il nome di test di Hogben.
“I medici spedivano campioni di urina ai laboratori di rane, dove i tecnici iniettavano rane femmine con un po’ di urina. Gli animali sarebbero stati rimessi nelle loro vasche e al mattino i tecnici avrebbero controllato la presenza di uova di rana nell’acqua. Se la rana femmina aveva ovulato, significava che la donna che aveva fornito l’urina era incinta e l’ormone della gravidanza, la gonadotropina corionica umana, aveva dato il via all’ovulazione nella rana”, spiega lo Smithsonian Museum.
Dalle rane all’attuale test di gravidanza
Prima dell’uso delle rane come test di gravidanza, veniva utilizzato il test di Aschheim-Zondek o “AZ“. Questa tipologia di esame richiedeva l’iniezione di urina in femmine di topo o coniglio. Dopo alcuni giorni, i roditori venivano uccisi e aperti per esaminarne le ovaie per qualsiasi ingrossamento provocato dall’ormone. Questo test richiedeva due iniezioni al giorno per tre giorni in un massimo di cinque roditori. Invece, per le rane c’era bisogno di una sola iniezione. Inoltre, una femmina di rana Xenopus avrebbe semplicemente deposto un mucchio di uova entro poche ore dall’esposizione all’hCG. In questo modo l’animale non sarebbe stato sacrificato e si aveva quindi la possibilità di riutilizzato.
Dagli anni ’30 agli anni ’50 son state asportate migliaia di rane per essere utilizzate come test di gravidanza. “I kit di test immunologici hanno finalmente sostituito Xenopus negli anni ’60 e sono stati rapidamente adottati da società private e organizzazioni femministe che offrono servizi diagnostici direttamente alle donne. Il primo test di gravidanza casalingo da banco fu venduto in farmacia all’inizio degli anni ’70, ma assomigliava a un piccolo set di prodotti chimici e quindi non era facile da usare. Fu solo nel 1988 che il primo one-step stick riconoscibilmente “moderno” uscì sugli scaffali.”
Dopo aver sfruttato la rana Xenopus come primo test di gravidanza, gli scienziati iniziarono a utilizzare l’animale per altre ricerche. È stata ripetutamente utilizzata per studiare come funzionano le cellule e come si sviluppano gli embrioni. Ha avuto modo di farsi un viaggio nello spazio a bordo dello Space Shuttle Endeavour nel 1992. E inoltre, ha dato la possibilità di vincere il Premio Nobel in quanto è stato uno dei primissimi animali vertebrati ad essere clonato.