Il segreto del Miserere di Allegri: l’orecchio assoluto di Mozart

Fu il 1756 quando, a Salisburgo, due comuni austriaci diedero al mondo uno dei più grandi compositori della storia della musica occidentale, Wolfgang Amadeus Mozart. Non solo è conosciuto per aver creato opere che hanno plasmato la musica classica ma anche per la sua abilità nel riprodurre un brano dopo solo un ascolto. Questo fu un grosso problema per il Vaticano. Infatti, Mozart riuscì a trascrivere il famoso brano segreto Miserere di Allegri dopo solo il primo ascolto.

Il brano, una composizione a nove voci, fu creato nel 1638 da Gregorio Allegri, allora cantante del coro della Cappella Sistina. Piacque così tanto che il Papa proibì a chiunque di trascriverla, pena la scomunica, per preservare il senso di mistero attorno al brano. Eppure, dopo oltre 100 anni in cui la chiesa riuscì a mantenere segreta l’opera, un Mozart quattordicenne riuscì a trascriverla tramite il solo ricordo della melodia. Ma partiamo con un breve cenno su Mozart e il suo contributo alla musica.

Mozart, il piccolo prodigio

Wolfgang Amadeus Mozart, insieme a sua sorella Maria Anna (detta Nannerl), erano gli unici, dei sette figli di Leopold e Maria Pertl Mozart a essere sopravvissuti all’infanzia. Il padre fu un compositore di successo, violinista e assistente maestro di concerti alla corte di Salisburgo. La madre era invece appartenente alla classe media della comunità locale. I due fratelli furono quindi, sin da subiti, introdotti al mondo della musica. Riconoscendo il talento dei figli, Leopold dedicò gran parte del tempo alla loro educazione musicale. Il piccolo Mozart mostrò da subito segni di eccellenza che andavano oltre gli insegnamenti del padre e alla sola età di cinque anni era già in grado di comporre brani con clavicembalo e violino. Successivamente introdusse alla sua educazione musicale il piano, l’organo e la viola.

Il segreto del Miserere: famiglia Mozart
Credits: BiblioLMC

Non solo Mozart si mostrò abile con gli strumenti, ma dimostrò avere una memoria prodigiosa e la capacità di riconoscere l’altezza dei suoni (ossia la frequenza), definita orecchio assoluto. Leopold descrisse suo figlio come “il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo”. Poco prima che Mozart compisse sei anni, il padre portò lui e sua sorella Nannerl a Monaco per suonare alla corte bavarese. Pochi mesi più tardi, andarono a Vienna dove furono ascoltati dalla corte imperiale e dalle varie case nobiliari. Si recarono da quel momento in poi nelle varie corti europee dove Mozart ebbe l’occasione di incontrare diversi musicisti affermati, tra cui Christian Bach, figlio più giovane di Johann Sebastian Bach.

Il segreto del Miserere svelato

Nel 1770, Mozart e suo padre si recarono al Vaticano per Pasqua. Fu quello il primo giorno in cui il giovane prodigio ascoltò l’allora segreto Miserere di Gregorio Allegri. Dopo essere rientrato a casa, il giovane artista trascrisse l’intero brano a memoria. Per confrontare la propria partitura con la versione cantata, tornò a San Pietro per riascoltare l’opera. Fece un paio di correzioni ed ecco il segreto del Miserere svelato.

Il segreto del Miserere: Mozart
Credits: Linkiesta

Qualche tempo dopo, durante uno dei suoi viaggi, incontrò lo storico britannico Charles Burney, che ottenne da lui il pezzo. L’edizione di Burney, tuttavia, non includeva la particolare ornamentazione rinascimentale tramandata da interprete a interprete nella Cappella Sistina, che rendeva il brano tanto lodato. Lo portò a Londra e lo pubblicò nel 1771. Mozart venne subito convocato a Roma ma invece di venire scomunicato, il Papa gli fece i complimenti e revocò il divieto. Insomma, non capita tutti i giorni di rimanere fregati da un quattordicenne e la chiesa si è trovata nella posizione di dover riconoscere la bravura del ragazzo.

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