Ralph Lauren: da semplice commesso a stilista di successo

Ralph Lauren è uno stilista americano, proprietario di un’azienda globale dal valore di miliardi di dollari, la Ralph Lauren Corporation. A partire dal 2019, Forbes stima la sua ricchezza 6,3 miliardi di dollari, il che rende il designer la 102a persona più ricca d’America. Eppure la sua vita non fu tutta rosa e fiori.

Il nome originale del famoso designer è Ralph Rueben Lifshitz ma successivamente, lui e suo fratello cambiarono il loro cognome in Lauren quando erano adolescenti, dopo anni di derisione. Ralph nacque nel 1939 nel Bronx, a New York City, dove rimase fino all’età di 23 anni. Frequentò l’università con l’intenzione di laurearsi in economia ma lasciò gli studi due anni dopo. Dopo un breve periodo in cui prestò servizio nell’esercito, lavorò come assistente alle vendite presso il negozio Brooks Brothers, prima di diventare venditore per una società di cravatte.

Ralph Lauren
Credits: Ralph Lauren

La nascita di Ralph Lauren

Mentre lavorava per l’azienda di cravatte, Ralph Lauren fu ispirato ed iniziò a disegnare le sue cravatte con un taglio più ampio. Fu così che nel 1967 convinse il presidente dell’azienda di cravatte per cui lavorava a lasciargli lanciare la propria attività, marchiando i suoi prodotti con il nome “Polo”. Nel 1968, Lauren fu in grado di sviluppare la sua attività, Polo Fashions, con un prestito di $30.000, espandendo i suoi modelli a una linea completa di abbigliamento maschile. Nel 1970, lo stilista ricevette il Coty Award per i suoi modelli da uomo.

L’anno successivo decise di dedicarsi anche alla moda femminile, lanciando la prima linea di camicie su misura per donna. Fu con quel prodotto che l’iconico logo del giocatore di polo fu introdotto. Aprì in seguito un negozio a Beverly Hills dove, nel 1972, venne lanciata la prima collezione da donna completa.

La famosa polo a maniche corte fu messa in commercio nel 1972 in 24 colori. Questo design, decorato con il famoso logo, divenne il look distintivo del marchio. Le polo vennero così tanto apprezzate da divenire l’emblema del look preppy (scuole private americane). Nonostante ciò che si pensa, non fu Ralph Lauren l’ideatore della polo. Fu una creazione di René Lacoste nel 1926, come indumento comodo da utilizzare quando si gioca a tennis.

Ralph Lauren: preppy
Credits: Pinterest

Il cinema veste Polo

Lo stile Ralph Lauren divenne un fenomeno a livello nazionale dopo aver vestito gli attori nell’adattamento cinematografico del 1974 de Il Grande Gatsby con la sua linea di polo. Lauren attirò nuovamente l’attenzione quando creò alcuni degli abiti indossati da Woody Allen e Diane Keaton in Annie Hall.

Nel 1999, nella quinta stagione di Friends, vediamo apparire Ralph Lauren in carne ossa. Infatti, una delle protagoniste, Rachel, dopo aver lavorato come cameriera al Central Perk (famoso bar del telefilm), corona il suo sogno professionale con un lavoro nel mondo della moda. Guardate caso, proprio in quello di Ralph Lauren. Per omaggiare ciò, 25 anni dopo il debutto della sitcom, il designer crea una linea di abbigliamento ispirato ai look di Rachel Green.

Ralph Lauren: Friends
Credits: Product Placement Blog

Lo stile Ralph Lauren

Le sue creazioni erano caratterizzate da uno stile ricco che evocava l’aspetto dell’aristocrazia inglese adattato dall’élite sportiva americana della East Coast. Le sue idee di moda furono spesso criticate perché ritenute non particolarmente innovative, ma allo stesso vennero accolte da consumatori che preferivano look più accessibili. Successivamente, il designer decise di ampliare il suo marchio per includere una linea di abbigliamento più rustica soprannominata RRL, una collezione di arredamento per la casa e un set di fragranze.

Ralph Lauren
Credits: The Rake

Negli anni ’90 la presenza sia dei suoi negozi che del suo marchio era diventata globale. Nel 2015, il marchio Ralph Lauren valeva circa $ 7,5 miliardi. Nello stesso anno, il designer decise di abbandonare la carica di CEO della Ralph Lauren Corporation, lasciando il suo posto a Stefan Larsson. Lauren rimarrà comunque come presidente esecutivo e chief creative officer.

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