Oggi tutti conoscono i vestiti del brand Patagonia, nota marca di abbigliamento sportivo nata negli Stati Uniti, che prende il proprio nome dalla regione montuosa che si trova nel sud dell’Argentina. Dietro questo brand si celano storia e filosofia meno note, frutto del pensiero e delle volontà di Yvon Chouinard, il fondatore. È grazie a lui se oggi Patagonia è riconosciuto come uno dei brand di abbigliamento più eco-friendly, impegnato a combattere l’impatto sull’ambiente.
Yvon Chouinard: il fondatore di Patagonia, cresciuto tra sport e ambiente
Yvon Chouinard nasce nel Maine appena prima della Seconda Guerra Mondiale nel 1938, da genitori di origine franco-canadese. Dopo pochi anni la famiglia si trasferisce in California, dove Yvon coltiva le sue attività preferite: trascorre gli anni dell’adolescenza a strettissimo contatto con la natura. Si appassiona alla pesca, impara a calarsi dalle scogliere ripide della costa californiana e impara a scalare diventando alpinista. Quest’ultima passione non lo abbandonerà mai: per risparmiare e per creare un modo di scalare tutto suo decise di creare la propria attrezzatura, avviando l’attività fin da giovane.
È proprio in questo modo che inizia il primo business. Il futuro fondatore di Patagonia impara l’arta della lavorazione dei metalli e inizia a produrre chiodi da alpinismo per scalare le pareti del Parco Nazionale di Yosemite. Alla fine degli anni Settanta, la Chouinard Equipment diventa il maggior fornitore di attrezzatura per arrampicata negli USA.
Nello stesso anno, durante un viaggio in Scozia, Yvon acquista una maglietta che userà per scalare una volta tornato negli Stati Uniti. Il materiale robusto e la fibra della maglietta convincono Yvon ad acquistare una partita intera di magliette dalla Scozia; proprio così capisce che in realtà c’è spazio per creare un vero e proprio brand di abbigliamento outdoor e nel 1973 nasce Patagonia. Nonostante il rischio di fallimento causato da una serie di magliette difettose vendute a prezzi stracciati appena dopo la nascita del brand, dalla fine degli anni ‘70 Patagonia continua a crescere. Il brand si afferma a Los Angeles, negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo senza essere quasi toccato dalla crisi che ha investito l’economia.
Ridurre l’impatto sull’ambiente: la mission di Patagonia
Yvon Chouinard ha coltivato i principi in cui crede fin da piccolo, non tradendo mai ciò in cui crede e applicando questi principi ad ogni scelta di vita, imprenditoriale o meno. Lui e tutti i suoi più stretti collaboratori in Patagonia hanno coltivato e costruito i valori in cui credono vivendo a strettissimo contatto con la natura e vivendo degli sport di cui sono appassionati. In questo modo la mission di Patagonia è quella di fare ciò che è giusto nei confronti del pianeta, della natura e delle civiltà in cui tutti viviamo.
Patagonia, come azienda, è consapevole che la vita sulla Terra è a rischio. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le risorse in possesso per fare qualcosa di buono in merito. Patagonia nasce come una piccola azienda per scalatori, e l’abbigliamento e gli strumenti per l’alpinismo sono ancora oggi al centro della produzione. Oltre all’alpinismo, al centro della produzione troviamo materiali per tutti gli sport silenziosi: arrampicata, snowboard, pesca. L’aggravarsi della crisi climatica ha creato un pericolo. È per questo motivo che Patagonia ha scelto di supportare le organizzazioni mondiali che proteggono questi sport e l’ambiente in cui si praticano.
I valori di oggi rispecchiano quelli dell’attività avviata alla fine degli anni Settanta. Patagonia desidera costruire il miglior prodotto possibile, basando i propri criteri di produzione sulla funzionalità e sulla durata dei prodotti. L’azienda lavora costantemente per cambiare le proprie pratiche per causare il numero minore di danni.
Le azioni di sostenibilità ambientale messe in atto da Patagonia
Il tema della produzione etica è un argomento ampiamente discusso all’interno dell’industria dell’abbigliamento. Patagonia è l’esempio di un’azienda fiera di diventare ogni giorno più sostenibile e responsabile. Quali sono quindi le azioni concrete che Patagonia ha scelto di mettere in campo?
Utilizzo responsabile dei materiali
Da dove provengono i materiali, quanto sono resistenti, come e quanto possono essere riutilizzati e come possono essere riciclati. Lo sguardo è ampio e si guarda all’intero ciclo di vita del prodotto. Il cotone che viene utilizzato è coltivato con metodi organici che eliminano l’uso di pesticidi sintetici; oltre il 25% dell’abbigliamento in cotone è cotone riciclato. L’utilizzo di cotone riciclato permette di ridurre notevolmente le emissioni di CO2, obiettivo condiviso da molte altre aziende.
Luogo di lavoro rispettoso dell’ambiente
Patagonia si preoccupa molto del luogo di lavorazione dei materiali e di produzione dei propri capi. I luoghi di produzione sono costantemente valutati per capire l’impatto ambientale e studiare come migliorare le pratiche. Nel corso degli ultimi 15 anni, Patagonia ha ridotto l’impatto della catena di fornitura utilizzando sempre più possibile fonti di energia rinnovabile.
La campagna Worn Wear
L’azienda invita tutti i suoi clienti a diventare consumatori attenti, prolungano la vita degli indumenti acquistati. Rose Marcario, CEO di Patagonia, ha spiegato che con ago e filo si può contribuire a ridurre i danni all’ambiente. In che modo? Aggiustando gli indumenti rovinati, evitando che vengano buttati e, quindi, riducendo l’impatto generale sull’ambiente.
Nel 2013 Patagonia ha creato una campagna offline per sensibilizzare sull’importanza di riparare gli indumenti rovinati. Un caravan in legno, con a bordo un team specializzato e gli strumenti necessari per il lavoro ha compiuto un vero tour nel mondo!