Guardando uno dei tanti film horror sugli zombie, ti sei mai chiesto se un cadavere sia davvero in grado di muoversi? Ti sei mai chiesto se un corpo ormai inanimato sia capace di provare un’emozione? Di percepire una sensazione? La scienza ha una risposta anche alle curiosità più estreme: un corpo può avere un orgasmo dopo la morte?
Stecchiti, Spettri e… Godere.
La risposta a questa bizzarra domanda ci è stata fornita dalla scrittrice e divulgatrice scientifica Mary Roach. Laureata in psicologia presso l’Università Wesleyan, Roach ha sviluppato le sue ricerche fino a realizzare dei veri e propri saggi divulgativi. Il primo, Stecchiti, riguarda ciò che accade ai corpi umani in seguito al decesso. Il secondo saggio, Spettri, descrive varie modalità con cui gli esseri umani hanno tentato di rapportarsi alle anime dei defunti. Il terzo saggio, Godere, concerne invece la sessualità umana. In questo libro la Roach descrive, fra l’altro, un amplesso a scopo scientifico effettuato da lei stessa con suo marito, in uno studio medico, nell’ambito di una ecografia quadridimensionale. Sebbene Roach non possieda una laurea in scienze, cerca di prendere idee complesse e trasformarle in qualcosa che il lettore medio possa capire, portandolo alla conoscenza letteraria del corpo umano.
Profondamente scettica sul mondo che la circonda, Roach afferma nel suo libro Spettri:
“Per quanto imperfetta, la scienza rimane il Dio più solido che ho. E così ho deciso di rivolgermi ad esso, per vedere cosa aveva da dire sul tema della vita dopo la morte. Perché so cosa dice la religione e mi lascia perplessa. Non fornisce uno scenario unico, coerente, scientificamente ragionevole o dimostrabile. La scienza sembrava la soluzione migliore.”
Stecchiti fornisce resoconti di prima mano dei cadaveri, una storia sul loro utilizzo e un’esplorazione delle questioni etiche/morali circostanti. In un TED talk, l’autrice espone il legame tra i nervi spinali e l’orgasmo dopo la morte. Il centro spinale sacrale gioca, infatti, un ruolo importante nei riflessi dell’area genitale.
“Il quartier generale dell’orgasmo, lungo il nervo spinale” spiega la Roach “è qualcosa chiamato radice del nervo sacrale. […] E, se inneschi, se stimoli con un elettrodo, il punto preciso, innescherai un orgasmo. Ed è un dato di fatto che puoi innescare i riflessi spinali nelle persone morte; o meglio, in un certo tipo di persona morta: un cadavere con il cuore pulsante. Ora, questo è qualcuno che è morto cerebralmente, legalmente morto, definitivamente controllato, ma viene tenuto in vita con un respiratore, in modo che i suoi organi siano ossigenati per il trapianto. Ora, in una di queste persone con morte cerebrale, può esserci un riflesso chiamato Riflesso (o Segno) di Lazzaro”.
Si parla di Segno di Lazzaro quando il cuore di una persona ha ricominciato spontaneamente a battere dopo pochi minuti che erano cessate le manovre per rianimarla ed era stata dichiarata morta. Questo fenomeno è spesso accompagnato da movimenti complessi; il più comune è quello di stendere le braccia sul petto, incrociandole.
Molto inquietante per le persone che lavorano nei laboratori di patologia!
— Mary Roach
“Ora, se puoi attivare il riflesso di Lazzaro in una persona morta, perché non il riflesso dell’orgasmo? Ho posto questa domanda a un’esperta di morte cerebrale, Stephanie Mann. […]
Dissi: “Allora, potresti plausibilmente innescare un orgasmo in una persona morta?” Ha detto: “Sì, se il nervo sacrale viene ossigenato, è plausibile che potresti”.
Ancora una volta, la scienza ha una risposta persino a domande così insolite e incredibili: una verità plausibile e sbalorditiva da lasciare senza fiato. “Ovviamente non sarebbe così divertente per la persona. Ma sarebbe un orgasmo!”.