Vi siete mai chiesti che hanno in comune Mahatma Gandhi e Adolf Hitler? Il teoria niente, mentre il primo è uno dei simboli più forti della non violenza, l’altro è la mente dietro al genocidio ebraico. Beh, son proprio l’opposto. Eppure una cosa in comune ce l’hanno, entrambi son stati nominati per il Premio Nobel. Ebbene sì, venne nominato Adolf Hitler per il Premio Nobel per la Pace.
Uno scherzo di cattivo gusto?
1939. Tre mesi prima dell’invasione della Polonia da parte della Germania, Erik Gottfrid Christian Brandt, un membro socialdemocratico del parlamento svedese, raccomanda al comitato per il Nobel Adolf Hitler. Venne così accusato di essere fascista e causò proteste e indignazione. Nella lettera in cui nominava Hitler, Brandt definisce il führer “un combattente donato da Dio per la pace” e “il principe della pace sulla terra”.
In realtà, Erik non ha mai voluto che la nomina venisse presa seriamente. Infatti era un antifascista e la nomina di Hitler per il premio Nobel per la Pace era intesa più come una critica satirica. Una volta scoppiata la guerra, Brandt scrisse che la sua intenzione, tramite il sarcasmo, era di inchiodare Hitler al muro della vergogna come nemico numero uno della pace nel mondo.
La nomination venne comunque ritirata ma a prescindere, il führer non avrebbe potuto vincere il premio in nessun caso. Nel 1935, Carl Von Ossietzky, un pacifista tedesco che era stato condannato per alto tradimento e spionaggio per aver smascherato il riarmo tedesco, vinse il Premio Nobel per la Pace. Hitler però non sopportò l’idea che un premio così prestigioso finisse nelle mani del suo rivale, di conseguenza vietò a qualsiasi tedesco di ricevere premi Nobel in futuro.

Altri nomi improbabili per il Premio Nobel per la Pace
Non ci fu solo la nomina di Hitler per il Premio Nobel per la Pace di improbabile. Troviamo infatti la nomina di Benito Mussolini, ben prima di quella di Adolf Hitler. Mussolini, dittatore fascista, venne nominato nel 1935, lo stesso anno in cui invase l’Etiopia. Venne addirittura nominato da due persone differenti. Il primo era un professore di diritto tedesco, l’altro era un professore in Francia. Non si è mai saputa la vera ragione della nomina, se fosse anche questo uno scherzo o se realmente lo considerassero un paladino della pace. Sta di fatto che non venne mai seriamente considerato per la rosa dei candidati del Comitato per il Nobel, venne quindi assegnato il premio a Carl Von Ossietzky.

Nel 1945 e di nuovo nel 1948, venne nominato Joseph Stalin, ex leader dell’Unione Sovietica. Nel ’45 la nomina arrivò subito dopo la guerra e venne inviata da Halvdan Koht, un ex ministro degli esteri e storico norvegese. Anche in questo caso le vere ragioni della sua nomina sono ignare, ma si ritiene abbia avuto motivazioni politiche. La seconda nomina, quella avvenuta nel ’48, venne inviata da un professore cecoslovacco, Wladislav Rieger.

Altro nome improbabile apparso tra i candidati al Premio Nobel per la Pace fu quello di Michael Jackson, prima delle accuse di abusi sessuali. La nomina avvenne infatti nel 1998, ma non venne mai preso in considerazione dal Comitato.

Nessuno avrebbe mai immaginato la nomina di Adolf Hitler per il Premio Nobel per la Pace, come neanche quello di Mussolini, Stalin e Michael Jackson. Ma alla fine è abbastanza facile essere nominato, il difficile è vincere.