Ti sei mai chiesto perché la musica può influenzare il tuo umore? Una melodia triste può commuoverci fino alle lacrime anche se siamo felici e una melodia allegra può far scoppiare il cupo palloncino intorno a noi e farci sentire più felici di prima. Ebbene, quando si tratta delle emozioni, le canzoni che ascoltiamo possono effettivamente alterare la nostra percezione.
Uno studio condotto presso l’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, indica che la musica non può solo influenzare il nostro umore e lo stato d’animo presente, ma le canzoni che ascoltiamo possono anche cambiare il modo in cui percepiamo le emozioni e il mondo che ci circonda.
La musica è nota per stimolare il sistema limbico nel nostro cervello, che è la parte del cervello incaricata di rispondere a stimoli esterni come le emozioni. La musica può avere un’enorme influenza sul nostro sviluppo cognitivo. È uno strumento di rilassamento che le persone usano sin dai tempi antichi.
Come influisce effettivamente la musica sul nostro corpo?
Quello che i neuroscienziati chiamano il cervello emotivo ha il compito di regolare le emozioni. Include l’amigdala, l’ipotalamo e il talamo. Conosciuto anche come sistema limbico, questa parte del cervello ha il compito di gestire tutte le risposte del nostro corpo a diversi stimoli ambientali: paura, disgusto, gioia, vergogna, euforia, tristezza, etc.
Quando ascoltiamo la musica, diverse sostanze chimiche vengono attivate nel sistema nervoso centrale. Queste sostanze favoriscono il rilascio di neurotrasmettitori, come la dopamina e le endorfine, che danno una sensazione di benessere e gioia.
E, in effetti, alcune canzoni sono in grado di generare emozioni. In questo modo, la persona che entra in empatia con un certo messaggio melodico, può sentire come il suo sistema limbico inizia ad attivarsi.
La ricerca mostra che la musica cambia nostra la percezione
Il ricercatore Jacob Jolij e la studentessa Maaike Meurs, del dipartimento di psicologia dell’Università di Groningen, hanno condotto uno studio che ha dimostrato che quando le persone ascoltano brani allegri non solo si sentono più felici, ma vedono anche volti più felici intorno a loro, in generale. Ed è vero anche il contrario: vediamo facce tristi quando ascoltano musica triste.
In uno studio del 2011, a 43 soggetti è stato chiesto di guardare gli schermi dei computer e di partecipare a un test di percezione degli stimoli visivi. Volti, felici o tristi, venivano mostrati in formato immagine su uno sfondo grigio rumoroso, uno alla volta. Ogni soggetto doveva ascoltare 15 minuti di musica che considerava triste e 15 minuti di musica che considerava allegra, mentre identificava i volti felici o tristi.
I risultati del test
I ricercatori hanno scoperto che, quando i soggetti del test ascoltavano canzoni allegre, non solo individuavano facilmente i volti più felici, ma a volte individuavano facce felici anche quando non ce n’erano. E, quando i soggetti del test ascoltavano musica triste, individuavano i volti tristi molto più velocemente e, ancora una volta, hanno visto facce tristi anche se non c’erano in quella foto.
I ricercatori sostengono che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la decisione percettiva sui nostri stimoli sensoriali, come le espressioni del viso nel caso dell’esperimento, sono direttamente influenzate dal nostro stato d’animo.
Un altro studio recente dice che non sempre è un’ottima cosa che la musica influenzi l’umore. Le persone con tendenze alla depressione, infatti, si sono sentite peggio dopo aver ascoltato musica triste. D’altra parte, coloro che non avevano queste tendenze hanno riferito di sentirsi meglio dopo aver ascoltato canzoni tristi.
Lo studio ha incluso persone con e senza depressione e ha scoperto che entrambi i gruppi si sentivano meglio dopo aver ascoltato musica allegra.
Ad esempio, una persona uscita recentemente da una relazione potrebbe ascoltare una canzone triste d’amore, fare un bel pianto e poi sentirsi meglio, concentrandosi sul pensiero di andare avanti e diventare più forte attraverso la propria esperienza.
Una persona con una tendenza alla depressione, invece, potrebbe ascoltare la stessa canzone ma concentrarsi su come l’amore non funziona mai per lei o su come non sarà mai in grado di innamorarsi di nessun altro. Quindi, invece di sentirsi meglio, i suoi schemi di pensiero negativi vengono solo approfonditi ascoltando una canzone del genere.
L’influenza della musica sulle attività quotidiane
La musica può anche influenzare le azioni semplici, quanti soldi spendiamo o quanto siamo produttivi.
Secondo uno studio del 2017 dall’Australia, le persone che ballano e si impegnano attivamente con la musica sono risultate più felici di altre, che non si sono impegnate con la musica in quel modo. I ricercatori hanno intervistato 1000 soggetti al telefono e hanno esaminato i loro punteggi di benessere soggettivi: le loro valutazioni individuali della soddisfazione della vita. Le persone che hanno ballato e partecipato a eventi musicali avevano punteggi di benessere soggettivo significativamente più alti rispetto a coloro che non si erano impegnati in questo modo. I soggetti che si impegnano attivamente con la musica in un gruppo hanno ottenuto punteggi ancor più alti.
Daniel Levitin, professore di psicologia e musica alla McGill University in Canada, spiega che la musica allegra tende ad essere più ritmica.
“Sappiamo che i neutroni si attivano in sincronia con il ritmo della musica e quindi la musica allegra può effettivamente darti energia”
Daniel Levitin
Ma l’azione che vogliamo svolgere non è sempre agevolata da un sottofondo musicale. Durante compiti ripetitivi o noiosi, possiamo avere sonno e la musica può funzionare come uno stimolo “che ci permette di fare un lavoro migliore”. Se il compito è più complesso, “la musica è dannosa” perché agisce come una distrazione per la nostra concentrazione.
Quindi, la prossima volta che scegli una playlist, sceglila con attenzione: può farti sentire in cima al mondo o come se il peso del mondo fosse sulle tue spalle.