Nel 1992, una partita di giocattoli Friendly Floatees partì a bordo di una nave portacontainer diretta a Tacoma, Washington. A causa di una tempesta nell’Oceano Pacifico settentrionale, 12 container caddero dalla nave. Uno di questi, conteneva circa 29.000 giocattoli di gomma galleggianti, disponibili in varie forme: anatre gialle, castori rossi, tartarughe blu e rane verdi. Il container, probabilmente a causa dell’urto con qualche altro container, si aprì, rilasciando all’oceano i giocattoli. Nonostante questi fossero confezionati, la carta che li avvolgeva si è presto deteriorata consentendo così ai Friendly Floatees di solcare l’oceano Pacifico.
Per oltre vent’anni i Frinedly Floatees navigarono nell’oceano raggiungendo le Hawaii, l’Alaska, il Sud America, l’Australia e qualcuna arrivò anche in Scozia e nell’Isola Terranova nell’Atlantico. Alcune vennero addirittura ritrovate congelate tra i ghiacciai artici. Questo incidente venne sfruttato dall’oceanografo Curtis Ebbesmeyer per sviluppare i programmi di modellazione al computer che tracciano e prevedono i movimenti delle correnti oceaniche.
Venne inoltre dedicato un libro a tale evento, intitolato “Moby Duck“, scritto da un ragazzo chiamato Donavan Hohn. Anche lui, come Ebbesmeyer, fece delle ricerche per scoprire dove erano andati a finire i Friendly Floatees, per venire a sapere alla fine che erano state ritrovate in tutto il mondo.
Lo studio eseguito grazie ai Friendly Floatees
Curtis Ebbesmeyer, venuto a sapere dell’accaduto, cercò di ricostruire il percorso dei Friendly Floatees nell’oceano. Per poterlo fare, l’oceanografo aveva bisogno di sapere le esatte coordinate in cui cadde il container. Parlò infatti con il capitano della nave che gli fece leggere il diario di bordo in cui vennero registrate le coordinate dell’incidente. Dopodiché invitò bagnanti, lavoratori costieri e residenti locali a riferire gli avvistamenti dei Friendly Floatees. Alcuni di questi furono ritrovati lungo le coste dell’oceano Pacifico, come nelle Hawaii, altri invece viaggiarono per oltre 17.000 miglia.
Grazie al monitoraggio del percorso compiuto dai Friendly Floatees fu possibile per Ebbesmeyer e per il suo collega James Ingraham tracciare la direzione delle correnti oceaniche.
Cosa sono le correnti marine?
La corrente marina è una massa di acqua in momento con caratteristiche diverse rispetto all’acqua circostante. Possono differire per densità, temperature, salinità e colore. Queste correnti influiscono sulle temperature di tutto il mondo, sono infatti alla base delle caratteristiche dei climi.
Quando i movimenti dei Friendly Floatees furono registrati dal computer, fu possibile calcolare con precisione la velocità, la direzione del vento e, di conseguenza, anche le correnti oceaniche. Ciò fu possibile grazie a un simulatore che ricreava le correnti oceaniche, di conseguenza si poteva prevenire la traiettoria dei giocattoli di gomma. Nel 2007, come predetto, i Friendly Floatees raggiunsero le coste del Devon, in Gran Bretagna. Tuttavia, il giorno dopo il ritrovamento, il quotidiano locale affermò che il dottor Simon Boxall del National Oceanography Centre di Southampton aveva esaminato il campione e stabilito che l’anatra non era in realtà della stessa azienda dei Friendly Floateers.
I Friendly Floateers, a causa del sole e dell’acqua, diventarono bianchi a parte le tartarughe e le rane che mantennero i colori originali.
Un caso simile successe nel 1990 quando 80 mila scarpe da ginnastica Nike finirono in mare, a sud dell’Alaska. Nel giro di pochi mesi arrivarono in Canada. Anche in questo caso Ebbesmeyer e Ingraham riuscirono a ricostruire il percorso eseguito dalle Nike in mezzo al mare.