Si è sempre detto che fare sesso fa bene alla salute. Un migliore funzionamento del sistema immunitario, la riduzione della pressione sanguigna, un minor rischio di cancro alla prostata sono alcuni dei benefici che esso comporta. Per quanto riguarda il punto di vista emozionale gli effetti sono più che positivi. Secondo uno studio, chi ha una vita sessuale attiva è felice e tende a vedere il mondo più roseo. Tuttavia, pare non essere sempre così. Alcune persone tendono a mostrare sentimenti come profonda tristezza o agitazione dopo un rapporto consensuale, anche se l’incontro è stato soddisfacente, amorevole o piacevole. Questa problema prende il nome di disforia post-coitale (PCD) o blues post-sessuale.
Le persone affette dalla disforia post-coitale tendono a piangere o addirittura deprimersi dopo l’orgasmo. Altre aggrediscono verbalmente chi hanno accanto o creano comunque una condizione di lite.
Studi sulla disforia post-coitale
Non si sa molto su questo problema in quanto reazioni e sentimenti post-coitali rimangono tutt’ora piuttosto poco considerati, ma sono stati eseguiti degli studi a riguardo.
Nel 2015, Sexual Medicine ha pubblicato un articolo incentrato su un gruppo di studentesse in Australia. I dati dello studio furono raccolti utilizzando un questionario online. Per essere incluse nello studio, le donne dovevano avere un’età superiore ai 18. Vennero prese in considerazione 230 donne, di età media pari a 26 anni. La raccolta dati venne condotta per circa 6 mesi, da maggio fino a novembre 2016. Ne risultò che delle 230 donne, il 46% dichiarò di aver sofferto della disfasia post-coitale in passato, il 5% di aver avuto i sintomi nell’ultimo mese e il 2% di soffrirne sempre o comunque la maggior parte delle volte.
Il Journal of Sex & Marital Therapy pubblica nel 2018 un altro studio sulla disforia post-coitale, ma stavolta vennero coinvolti solo gli uomini. Anche in questo caso, si trattava di un questionario online che coinvolse 1.208 uomini. Il 41% dei partecipanti affermò di aver riportato un episodio di disforia post-coitale in passato, il 20% di averlo sperimentato recentemente, tra il 3 e il 4% che si trattava di un problema regolare.
Quali potrebbero essere le cause? può essere curato?
Secondo lo stesso studio, la PCD tra i maschi è associata a disagio psicologico, abusi sessuali durante l’infanzia e a diverse disfunzioni sessuali.
La ricercatrice dell’Università di Rutgers, Helen Fisher, eseguì uno studio in cui esaminò, tramite risonanza magnetica, il circuito neuronale che si attiva nelle persone innamorate. I risultati dimostrarono che nel vedere la foto del proprio partner si verifica un’attivazione cerebrale nel circuito dei neuroni dopaminergici. In poche parole, ciò significa che, oltre a far provare piacere, il sesso diminuisce ansie e paure. Si è quindi ipotizzato che il problema della disforia post-coitale possa essere legato al fatto che durante il rapporto si registra un brusco calo dell’attività dell’amigdala (area del cervello che si occupa di elaborare stimoli come la paura). Di conseguenza, una volta portato a termine l’amplesso, si ha un rilascio neuronale talmente alto da provocare uno stato di tristezza.
Il dottor Richard A. Friedman, professore di psichiatria clinica, pensa che la disfasia post-coitale sia un problema legato all’amigdala, suggerisce quindi come soluzione l’assunzione di Fluoxetina, un antidepressivo. I suoi pazienti, che hanno seguito il consiglio, affermano che, nonostante un calo della libido e del piacere durante il sesso, hanno finalmente smesso di provare tristezza.