Si avvicina la fine di ottobre e in giro per i negozi e i bar si iniziano a vedere zucche, teschi e feste a tema: siamo prossimi a festeggiare Halloween. Si tratta di una festa principalmente di matrice pagana, che in Europa non è estremamente sentita in tutti i Paesi. Dall’altra parte del mondo, però, più precisamente in Messico, la fine di ottobre assume tutto un altro sapore. Infatti, a partire da metà ottobre iniziano i preparativi per il Dia de Los Muertos, una delle feste più importanti per la cultura messicana e in generale di tutto il Centro America.
Il Dia de Los Muertos: la festa più importante del Centro America
Anche chi non è mai stato in America o precisamente in Messico conosce sicuramente questo periodo: il Dia de Los Muertos è una delle feste più importanti per l’America Centrale. Maschere da teschio, trucchi dai colori sgargianti e tanta musica. La festa non si limita esclusivamente ad una sera, ma in Messico dura diversi giorni, culminando con la serata più importante. La celebrazione è molto antica e risale addirittura al periodo precolombiano; inoltre, nel 2008 è stata dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità.
Il Dia de Los Muertos in Messico trova le sue origini nella credenza secondo la quale gli antenati indigeni avessero nuova vita dopo la morte. Il concetto di morte è differente a seconda delle culture e delle religioni; il fatto che in Messico il giorno dei morti sia considerata una commemorazione di festa non deve essere erroneamente associato come volontà di voler dare poco valore ai defunti. Anzi, si tratta proprio dell’opposto: il Dia de Los Muertos è l’occasione per celebrare la vita di coloro che non sono più tra di noi.
La tradizione messicana e l’influenza degli Europei
L’origine delle celebrazioni che caratterizzano il Dia de Los Muertos è molto antica e risale a prima della conquista dell’America Centrale da parte dei popoli Europei. In Messico viveva una delle culture più grandi del continente, la popolazione dei Mexica. Questo popolo aveva una concezione molto particolare della morte: credevano in un mondo sotterraneo in cui arrivava la maggior parte dei defunti. Credevano anche che la strada intrapresa del defunto non dipendesse dal comportamento tenuto in vita, ma dalla causa della propria morte.
Per questo motivo, un defunto poteva dirigersi verso tre luoghi diversi. C’era un luogo destinato alle vittime di battaglia e alle donne sacrificate o incinte. Un altro luogo, invece, destinato ai bambini, custoditi fino all’età adulta fino al momento della rinascita. Un terzo luogo, infine, dedicato alle persone morte per cause legate all’acqua.
Gli antichi Mexica erano soliti commemorare i defunti tra luglio e agosto; la data oggi è diversa e questo è frutto della conquista degli Europei. La chiesa cattolica festeggiava, infatti, i propri defunti nei primi giorni di Novembre; conquistando il Messico, la Chiesa impose anche le sue tradizioni. Ecco perché oggi il Dia de Los Muertos è una festa celebrata l’1 e il 2 novembre. In realtà, per, in Messico la festa è più lunga: la tradizione prevede l’inizio della festa intorno al 25 ottobre e la sua fine il 4 di novembre. I preparativi per le maschere e gli altari iniziano però molto prima.
Adornare gli altari: l’usanza tipica del Dia de Los Muertos
Oggi il Dia de Los Muertos unisce tradizioni antiche e usanze più tipiche della religione Cattolica. Come la maggior parte delle feste in Messico, non mancano eventi musicali e gastronomici, ma una delle cose più caratteristiche della festa è la realizzazione di un altare. Ogni famiglia celebra la festa in maniera diversa, ma sicuramente l’allestimento di un altare per i propri defunti rappresenta un elemento comune.
La tradizione dell’altare prende spunto proprio dalla religione Cattolica: si tratta di una tavola addobbata a festa in cui si celebra la vita dei defunti. Ci si ritrova intorno alla tavola per pregare per loro, offrendo i loro cibi preferiti e portando oggetti che gli sono appartenuti in vita.
Oltre alle fotografie dei defunti che si vogliono ricordare, la tradizione del Dia del Los Muertos prevede alcuni elementi che non possono mancare sull’altare. Tra questi ci sono le candele e l’incenso, che illuminano la strada ai defunti; fiori e sale, che rappresentano il sapore della vita; vestiti da donare al defunto per un cambio di abito; cibi e bevande, tra cui anche tequila e tabacco se il defunto ne faceva uso, per ricordargli le gioie della vita.
Il Dia de Los Muertos tra cinema e giocattoli
Oggi il Dia de Los Muertos è conosciuto in tutto in mondo anche grazie ad una diffusione massiccia della cultura messicana attraverso diversi strumenti. La storia messicana è stata portata in Occidente di recente dalla Disney, con il film d’animazione Coco. Il protagonista è un bambino che vorrebbe diventare musicista ed proprio durante il Giorno dei Morti che scopre elementi importanti sulla sua famiglia ed entra in contatto con i parenti defunti.
Inoltre, per il terzo anno di seguito, Barbie torna ad omaggiare la festa del Dia de Los Muertos: insieme al fidanzato Ken, Barbie indossa un tipico abito nero adornato di ricami raffiguranti teschi e fiori coloratissimi.