Storia

Dalle fabbriche alla ribalta: la lunga marcia del calcio femminile verso il riconoscimento

Scopri la storia del calcio femminile e la lotta per il riconoscimento.

Chi era Nettie Honeyball? Perché la Prima Guerra Mondiale rappresentò un’età dell’oro per le squadre femminili di fabbrica? E perché la Federazione Calcistica Inglese fece di tutto per eliminarle? Mentre gli Europei femminili catturano l’attenzione degli spettatori, Jean Williams risponde alle grandi domande sulla storia altalenante del calcio femminile e sulla lunga battaglia delle giocatrici per ottenere il riconoscimento che meritano.

Il calcio femminile ha una storia affascinante e complessa, segnata tanto da momenti di trionfo quanto da ostacoli significativi. Nettie Honeyball, una delle figure pionieristiche, fondò il British Ladies’ Football Club nel 1894, sfidando le convenzioni sociali del suo tempo. Questo club fu un importante passo avanti per le donne nello sport, dimostrando che anche loro potevano eccellere e competere nel calcio.

Durante la Prima Guerra Mondiale, con molti uomini al fronte, le donne assunsero ruoli tradizionalmente maschili, inclusi quelli nelle fabbriche. Questo periodo vide la nascita di squadre di calcio femminili nelle fabbriche stesse, le quali divennero incredibilmente popolari. Queste squadre non solo offrivano un modo per le donne di partecipare allo sport, ma anche un’opportunità per mostrare la loro abilità e passione in un contesto che le aveva spesso escluse.

La reazione della Federazione Calcistica Inglese

Nonostante il crescente successo e popolarità, la Federazione Calcistica Inglese (FA) adottò una posizione contraria nei confronti del calcio femminile. Nel 1921, la FA bandì le partite femminili dai campi delle squadre affiliate, dichiarando che il calcio era “non adatto alle donne”. Questo divieto fu un duro colpo per il movimento del calcio femminile, che stava guadagnando slancio e attirando migliaia di spettatori.

La decisione della FA fu influenzata da vari fattori, tra cui pregiudizi di genere e la minaccia percepita che il calcio femminile rappresentava per il dominio maschile nel mondo dello sport. Nonostante questo, le donne continuarono a giocare, trovando modi alternativi per mantenere viva la passione per il calcio, anche se con risorse e visibilità limitate.

La rinascita e la lotta per il riconoscimento

Con la revoca del divieto negli anni ’70, il calcio femminile iniziò lentamente a riconquistare il suo spazio. Campionati nazionali e internazionali furono istituiti, e le squadre femminili iniziarono a ricevere il riconoscimento che meritavano. Tuttavia, la strada verso l’uguaglianza era ancora lunga, con disparità nel finanziamento, nella copertura mediatica e nelle opportunità rispetto ai loro colleghi maschi.

Oggi, il calcio femminile continua a crescere in popolarità e prestigio, con tornei come la Coppa del Mondo e gli Europei che attirano milioni di spettatori in tutto il mondo. Le giocatrici contemporanee sono diventate modelli di ruolo e ambasciatrici per l’uguaglianza di genere nello sport. Tuttavia, la storia di lotta e perseveranza di figure come Nettie Honeyball rimane un potente promemoria delle sfide affrontate e superate dalle donne nel mondo del calcio.