Il ruolo cruciale dei cani nella cultura, religione e guerra mesopotamica.
Le percezioni sull’antica Mesopotamia, culla delle prime civiltà del mondo, sono dominate da storie di re divini, imponenti ziggurat e vaste biblioteche colme di conoscenze dimenticate. Tuttavia, un elemento spesso trascurato è il ruolo significativo che i cani hanno avuto nella cultura, religione e guerra mesopotamica. I nostri fedeli compagni a quattro zampe appaiono frequentemente come motivi ricorrenti tra le tavolette d’argilla, i rilievi dei templi e i reperti archeologici.
Nei contesti mesopotamici, i cani ricoprivano ruoli di grande rilevanza nei campi spirituali, medici e militari. Erano addestrati per la guerra, venerati e, in alcuni casi, seppelliti con grande cerimonia. “Ci sono molte prove di ogni tipo sui cani nell’antica Mesopotamia”, spiega lo storico Dr. Moudhy Al-Rashid. “Erano sicuramente compagni fedeli, proprio come lo sono per noi oggi, e facevano parte del tessuto della vita quotidiana.”
Uno dei ruoli più sorprendenti che i cani hanno avuto è stato quello di guerrieri sul campo di battaglia. “I cani andavano persino in guerra in alcune epoche”, sottolinea Al-Rashid. Tra le città-stato rivali come Ur, Lagash e Umma, e successivamente tra grandi imperi come gli Accadi, gli Assiri e i Babilonesi, i cani erano utilizzati in campagne militari che spesso prevedevano assedi, incursioni e battaglie aperte.
L’importanza dei cani non si limitava al campo di battaglia. Essi detenevano un forte simbolismo religioso nelle credenze mesopotamiche, specialmente in associazione con la medicina. Gula, la dea della guarigione, era spesso raffigurata con un cane ai suoi piedi, simbolo del suo ruolo di protettrice della salute e del benessere. Nei templi a lei dedicati, i cani erano considerati parte integrante delle pratiche di guarigione.
Cani in guerra: gli alleati inaspettati
I cani erano essenziali nelle strategie militari delle civiltà mesopotamiche. Le loro abilità venivano sfruttate nei conflitti tra città-stato e imperi, dove fornivano supporto logistico e protezione. I documenti cuneiformi contenevano registrazioni di rifornimenti destinati ai “cani da guerra”, un chiaro segno della loro importanza nei piani militari.
Le iscrizioni reali assire descrivono le conquiste militari con un linguaggio intimamente legato alla volontà divina, suggerendo che i cani, come i soldati del re, potessero avere un valore simbolico come esecutori dell’ordine divino. Inoltre, durante le lunghe campagne, i cani servivano da sistema di allerta precoce e compagni fidati delle truppe.

Cani e divinità: simboli di guarigione
Nella religione mesopotamica, i cani rivestivano un ruolo di rilievo nelle pratiche mediche e spirituali. La dea Gula, associata alla guarigione, era spesso raffigurata con un cane, che rappresentava il suo legame con la salute e la medicina. Nei templi dedicati a Gula, i cani erano coinvolti nei rituali di guarigione, e si credeva che il loro comportamento, come leccare le ferite, potesse favorire la guarigione.
Le sepolture di cani ritrovate nei pressi dei templi indicano un legame profondo tra questi animali e i rituali religiosi. Tuttavia, il ruolo preciso dei cani nei rituali di guarigione rimane ancora ambiguo, sebbene la loro associazione con Gula suggerisca un significato spirituale e terapeutico.
La rilevanza dei cani nella cultura mesopotamica è evidente anche nella ricca tradizione testuale della regione, che include numerosi proverbi sui cani. Questi proverbi, spesso utilizzati nelle scuole scribali, riflettevano non solo l’osservazione del comportamento canino ma anche valori etici e sociali. I cani divennero metafore ideali per insegnare lezioni di vita, offrendo una comprensione profonda della natura umana.
In questo modo, i cani entrarono nel vocabolario morale e filosofico della cultura mesopotamica, utilizzati per trasmettere insegnamenti, avvertire sulle incertezze della vita e catturare verità essenziali sulla natura umana. La loro presenza in proverbi e testi antichi sottolinea il loro ruolo come simboli di saggezza e guida nella società mesopotamica.