Nel cuore selvaggio del Colorado, tra foreste e cime innevate, si erge una montagna che ha un significato speciale per il popolo Navajo: si chiama Hesperus Mountain, ma per loro è Dibé Ntsaa, la Grande Montagna della Pecora.
Con i suoi 4.035 metri di altezza, Hesperus Mountain è la vetta più elevata della catena montuosa La Plata. La sua forma triangolare e le rocce stratificate le conferiscono un aspetto unico, che la distingue nettamente dalle altre cime della regione. Anche se non è particolarmente nota tra le montagne del Colorado, per i Navajo è una delle quattro montagne sacre che definiscono i confini del loro mondo ancestrale, Dinétah.
Le altre tre montagne sacre sono: Blanca Peak (a est), Mount Taylor (a sud) e Humphrey’s Peak (a ovest). Insieme, compaiono anche sulla bandiera della Nazione Navajo. Sebbene oggi si trovino al di fuori della riserva ufficiale, queste vette continuano a custodire storie, leggende e identità del popolo Diné.
Una montagna, un colore, una divinità
Ogni montagna sacra Navajo è associata a una direzione, un colore e una divinità. Dibé Ntsaa rappresenta il nord, il colore nero e la divinità “Darkness Girl”, la Ragazza dell’Oscurità. Questi elementi riflettono l’equilibrio cosmico tra luce e ombra, maschile e femminile, bene e male. Secondo la tradizione, Dibé Ntsaa sarebbe la replica terrena di una montagna originaria del “Primo Mondo”, la dimensione mitica della creazione Navajo.
Un sentiero che non esiste
Hesperus Mountain è la meno visitata tra le quattro vette sacre, non tanto per l’altitudine — che non supera i famosi “quattordicimila” del Colorado — quanto per la sua posizione remota e difficile da raggiungere. La strada che porta al punto di partenza, lo Sharkstooth Trailhead, richiede un’auto a trazione integrale e nervi saldi.
La salita alla cima è impegnativa e priva di un sentiero segnato. Dopo meno di un chilometro, gli escursionisti devono abbandonare il tracciato e proseguire su terreno instabile e scivoloso, tra rocce e ghiaia. L’ascesa, classificata di Classe 2–3, non richiede corde ma è rischiosa: è consigliato l’uso del casco per evitare infortuni da caduta.

Una vetta da contemplare, più che da scalare
Per i Navajo, Dibé Ntsaa non è solo una montagna da conquistare, ma una presenza spirituale da rispettare. La sua bellezza era riconosciuta ben prima che avesse un nome in inglese o fosse percorsa da escursionisti. È visibile anche da lontano, ad esempio dal sentiero Sharkstooth o dal Park Point Lookout nel parco nazionale di Mesa Verde.
Il suo profilo contro il cielo, austero e armonioso, è un richiamo alla connessione tra terra e spiritualità. Ogni anno, molte persone — non solo Navajo — la visitano o la osservano da lontano, per riflettere sul significato profondo del legame con la natura e con le proprie radici culturali.
Una sentinella silenziosa del nord
Nel corso delle generazioni, Hesperus Mountain ha mantenuto il suo ruolo di guardiana del nord e custode dei valori Navajo. La sua posizione isolata e la difficoltà dell’ascesa ne fanno un simbolo di forza, resistenza e rispetto per l’equilibrio della natura.
Più che una montagna, è un pilastro culturale, una figura centrale nella visione del mondo Diné. E mentre le stagioni cambiano e il mondo moderno avanza, Dibé Ntsaa continua a vegliare, immobile e sacra, sulla storia e sull’identità di un popolo.