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Il coniglio di Pasqua è nato qui: non ci crederai quando lo scoprirai

Il coniglio di Pasqua non è tedesco: la vera storia dietro l’animale più dolce delle feste.

Ogni anno, con l’arrivo della Pasqua, torna anche lui: il coniglio pasquale, tenero, saltellante e misteriosamente impegnato a nascondere uova. È una figura che sembra universale, tanto radicata nella tradizione da sembrare antica quanto la festa stessa. Ma chi l’ha inventato davvero? E soprattutto: perché proprio un coniglio?

In molti attribuiscono le origini di questo personaggio alla Germania, e in effetti le prime documentazioni scritte risalgono al XVII secolo tedesco. Ma la storia è più complessa — e decisamente più affascinante. Le radici di questa creatura simbolica affondano in riti pagani, miti antichi e trasformazioni culturali che attraversano secoli e continenti.

Il coniglio, o meglio la lepre, è sempre stato un simbolo di fertilità e rinnovamento in molte culture. La sua capacità di riprodursi rapidamente lo ha reso perfetto per rappresentare la primavera, il risveglio della natura e, più tardi, anche il concetto cristiano di rinascita.

Ma l’abbinamento con le uova — e la sua improvvisa comparsa nei giardini pasquali — ha una storia tutta da scoprire.

Una leggenda che viene da molto più lontano

Prima della Germania, alcune tracce conducono a riti anglosassoni pre-cristiani, legati alla dea Eostre (da cui deriverebbe il termine “Easter” in inglese). Questa divinità della fertilità e della primavera era spesso associata a una lepre, considerata un animale sacro. Secondo alcuni racconti, fu proprio lei a trasformare un uccello in una lepre, che poi depose un uovo: una fusione mitica tra due simboli di vita nuova.

Nel tempo, questo simbolismo si è intrecciato con le tradizioni cristiane della Pasqua e con l’usanza di scambiarsi uova decorate. Quando gli immigrati tedeschi portarono la figura del “Osterhase” negli Stati Uniti nel XVIII secolo, il mito prese nuova vita e divenne un’icona globale.

Conigli di cioccolato
Conigli di cioccolato (Canva foto) – Immagine a scopo illustrativo – www.qrios.it

Un mito moderno nato da un puzzle di culture

Il coniglio pasquale che conosciamo oggi è il frutto di secoli di sincretismi, trasformazioni religiose, folklore e marketing. Non è tedesco, non è cristiano, non è del tutto pagano: è un simbolo ibrido, nato dall’incontro tra miti antichi e società moderna.

Il suo successo sta proprio in questa ambiguità: è dolce, è misterioso, è festoso. E anche se non ha mai deposto un uovo in vita sua, è riuscito a conquistarci. Non con la logica, ma con la fantasia.