Pocahontas e la sua leggenda sono argomenti che affascinano profondamente: ecco la storia della principessa indiana tra America e Inghilterra.
Pocahontas è una figura storica che va oltre il semplice racconto, diventando un simbolo di connessione tra due mondi e due culture. Persino la Disney ne fece un film diventato cult.
La sua storia, frequentemente abbellita dalla letteratura e dal cinema, affonda le radici nei conflitti e nelle alleanze tra i nativi americani e i colonizzatori europei del XVII secolo.
Nata intorno al 1595 con il nome di Matoaka, Pocahontas apparteneva al popolo Powhatan, una potente confederazione di tribù che abitava l’area oggi nota come Virginia e Maryland.
Come sottolineato da National Geographic, i Powhatan possedevano una cultura agricola fiorente, basata principalmente su mais e tabacco, e una struttura sociale che garantiva un notevole potere alle donne, il che getta luce sul ruolo cruciale che Pocahontas avrebbe assunto nella storia.
Gli inglesi e John Smith
Il corso della vita di Pocahontas cambiò radicalmente nel 1607, con l’arrivo degli inglesi nella baia di Chesapeake. Inizialmente, i Powhatan mostrarono una certa apertura verso i colonizzatori, scambiando beni come metalli per strumenti d’uso. Tuttavia, le crescenti richieste di terre da parte degli inglesi causarono ben presto tensioni. All’epoca, Pocahontas aveva solo circa 12 anni ed entrò in gioco come figura centrale in questi scambi. Tra le storie più famose, spicca quella del suo incontro con il capitano John Smith, nella quale, secondo la leggenda, la giovane intervenne per salvargli la vita, opponendosi all’esecuzione voluta da suo padre, il capo Powhatan.
Nel 1613, Pocahontas fu catturata dagli inglesi e portata a Jamestown, dove ricevette un trattamento rispettoso. In quell’epoca, fu convertita al cristianesimo e battezzata con il nome di Rebecca. Fu qui che incontrò John Rolfe, un colono inglese dedito alla coltivazione del tabacco. I due si sposarono nel 1614, e questo matrimonio contribuì a una temporanea distensione delle tensioni tra indiani e europei. Come segnalato da National Geographic, l’unione rappresentò un punto di svolta nel conflitto, poiché ridusse le ostilità e favorì la firma di un accordo di pace tra i Powhatan e gli inglesi.

L’ Inghilterra e la morte prematura
Nel 1616, Pocahontas, ormai madre di un bambino di nome Thomas, accompagnò il marito in Inghilterra. Qui divenne una celebrità, emblema del successo della colonizzazione inglese. La sua accoglienza da parte della società britannica fu entusiasta, tanto da essere presentata al re Giacomo I. Tuttavia, mentre si preparava a tornare in America, Pocahontas morì prematuramente nel marzo del 1617, probabilmente a causa di una malattia come la tubercolosi o la disenteria. Aveva solo 21 anni. Suo figlio Thomas crebbe in Inghilterra e, dopo una visita in Virginia, divenne una figura di spicco nella colonia.
Con la morte di Pocahontas, il potere tra i Powhatan passò a Opechancanough, il quale continuò a combattere contro gli inglesi, dando origine a due conflitti che segnarono la quasi totale distruzione del popolo Powhatan.