I calciatori sul campo sembrano muoversi come un unico organismo, ecco cosa dimostra un modello matematico sull’affinità degli atleti
C’è un modello di movimento chiamato Lévy walk che si può trovare in natura facilmente. Si tratta di un modello matematico che si osserva nel movimento degli albatros in cerca di cibo oppure nei semi dispersi dal vento.
In un primo momento, questo modello è stato creato per cercare di comprendere al meglio il movimento delle particelle dei liquidi. Ora, secondo uno studio da parte dei ricercatori dell’Okinawa Institute of Science and Technology (OIST), si è arrivati a una nuova interessante scoperta.
Quale? Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Complexity, in realtà anche i calciatori di una squadra di calcio durante le loro azioni seguono il modello di movimento Lévy walk. Potrebbe sembrare strano eppure grazie alla loro coordinazione seguono tale modello.
Ma cosa significa questo nel calcio e perché è particolarmente interessante? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Lo studio sul Lévy walk nel calcio: ecco com’è stato scoperto
Il gruppo di ricercatori dell’OIST, guidato dal professor Tom Froese, ha analizzato con precisione massima tutti i dati di una partita di J-League, il massimo campionato calcistico in Giappone. Secondo quanto riportato da colui che ha coordinato il progetto, i giocatori si muovono ottimizzando l’equilibrio tra esplorazione e sfruttamento, aumentando così le probabilità di ottenere il possesso della palla. Ciò significa tutti coloro che sono in campo e fanno parte della stessa squadra sfruttano il Lévy walk mentre cercano la palla ma poi cambiano schema dopo aver ottenuto il possesso.
Inoltre, i giocatori che mostrano un Lévy walk più marcato tendono a essere più attivi e vicini sia alla palla che al centro della squadra, il che potrebbe contribuire alla dinamica di squadra. L’osservazione di questi dati è interessante perché fa comprendere come un modello matematico usato in altri campi potrebbe dare vantaggi in ambito sportivo, ottimizzando strategia tra sfruttamento dello spazio ed esplorazione.

Gli ulteriori risvolti di questo studio
I risvolti di questo studio potrebbero rivelare anche dettagli sul comportamento degli esseri umani quando si trovano in un contesto collettivo. Nella fattispecie, potrebbe riflettere principi più ampi di cooperazione e sincronia cerebrale, suggerendo che l’essere umano possa proiettare la propria cognizione oltre il sé individuale, creando un’entità collettiva.
L’analisi del Lévy walk potrebbe anche spiegare perché gli sport di squadra sono così coinvolgenti e seguiti: potrebbero riflettere antichi schemi di ricerca delle risorse, profondamente radicati nella nostra evoluzione. In definitiva, questo studio apre nuove prospettive per comprendere le dinamiche collettive che potrebbero trascendere il singolo individuo.