Le cannucce che tutti conosciamo hanno radici molto antiche e non erano semplicemente strumenti usa e getta.
Le cannucce, oggi un oggetto di uso comune per sorseggiare cocktail o bibite gassate, hanno subito un’evoluzione notevole nel corso della storia. Con l’attuale rivoluzione ecologica, quelle di plastica sono state bandite e sostituite da alternative in carta o metallo, più sostenibili e riutilizzabili.
Tuttavia, se oggi le consideriamo strumenti usa e getta, in passato erano oggetti di grande valore, utilizzati in contesti cerimoniali e sociali. Uno studio recente ha portato alla luce un ritrovamento sorprendente: otto lunghi tubi d’oro e d’argento, ciascuno lungo oltre un metro, rinvenuti nel tumulo di Maikop, un importante sito archeologico situato nel Caucaso, in Russia.
Il tumulo, scoperto alla fine dell’Ottocento, conteneva i resti di tre individui e centinaia di oggetti preziosi. Per molto tempo, questi tubi sono stati interpretati come scettri o supporti per un baldacchino, simboli di potere o elementi decorativi di un’antica civiltà.
Una nuova analisi ha rivelato un’ipotesi sorprendente: si tratterebbe in realtà di antiche cannucce, utilizzate dagli antichi Sumeri per bere birra. La scoperta è stata possibile grazie al ritrovamento di residui di amido d’orzo all’interno di uno dei tubi.
Una prova del loro utilizzo
Questo elemento ha fornito una prova diretta del loro utilizzo: gli antichi Sumeri li impiegavano per bere birra in compagnia, direttamente da un grande recipiente comune, come testimoniato anche da diverse raffigurazioni dell’epoca. La birra dell’epoca era molto torbida e ricca di impurità, e proprio per questo motivo le cannucce di Maikop erano dotate di filtri metallici, che permettevano di trattenere i residui solidi e rendere la bevanda più gradevole.
Questa pratica non era una semplice abitudine quotidiana, ma aveva un significato sociale e rituale molto importante. Bere in compagnia era un momento di condivisione e celebrazione, spesso associato a banchetti e cerimonie, compresi i riti funebri dedicati a personaggi di spicco della società dell’epoca. Se l’interpretazione di questi tubi come cannucce è corretta, ci troveremmo di fronte agli esemplari più antichi mai scoperti fino ad oggi.

Il ritrovamento delle cannucce di Maikop
Sebbene non ci siano prove definitive, sappiamo che strumenti simili erano già utilizzati tra il V e il IV millennio a.C. in Iran e Iraq, sempre per bere da un recipiente comune. Questo suggerisce che l’abitudine di bere con cannucce fosse diffusa in diverse culture dell’antichità, forse legata alla necessità di filtrare le bevande non raffinate dell’epoca.
Il ritrovamento delle cannucce di Maikop offre una prospettiva affascinante sulle abitudini delle civiltà antiche e sul ruolo sociale delle bevande fermentate. Oggi, le cannucce continuano a far parte della nostra quotidianità, anche se con materiali e significati diversi. La loro storia, però, ci ricorda come oggetti apparentemente semplici possano avere un passato ricco di significati culturali e sociali, testimoniando l’evoluzione delle abitudini umane nel corso dei millenni.