Il predecessore del tennis moderno era una prova di abilità atletica diversa e, potenzialmente, più pericolosa
Il tennis reale, conosciuto anche come “court tennis” o “royal tennis”, ha radici profonde nella storia europea. Questo sport, che si differenzia notevolmente dal tennis moderno, era particolarmente apprezzato da molti monarchi europei, tra cui Enrico VIII d’Inghilterra e Luigi X di Francia. La sua complessità e il suo rischio intrinseco lo rendevano una sfida irresistibile per i nobili dell’epoca, attratti dalla possibilità di dimostrare la loro abilità fisica e il loro coraggio.
Originatosi nel Medioevo, il tennis reale si giocava principalmente al coperto, in campi delimitati da pareti che venivano utilizzate strategicamente per colpire la palla. A differenza del tennis moderno, le regole erano meno standardizzate e potevano variare da un campo all’altro, aumentando la difficoltà e l’interesse nel gioco. Queste varianti regionali lo rendevano un gioco pieno di sorprese e strategie impreviste.
Il fascino del tennis reale risiedeva anche nella sua natura esclusiva. In un’epoca in cui lo sport era considerato un’attività per i ricchi e potenti, la partecipazione al tennis reale rappresentava un simbolo di status. I giocatori non solo mostravano la loro abilità atletica, ma anche la loro posizione sociale, poiché solo i più privilegiati potevano permettersi di accedere a questo gioco elitario.
L’elemento di pericolo era un’altra caratteristica che attrasse i reali europei. Con racchette pesanti e palline dure, il rischio di infortuni era elevato. Tuttavia, questo aspetto non faceva che aumentare l’attrattiva del gioco, trasformandolo in una sorta di arena dove dimostrare coraggio e resistenza fisica. I monarchi, sempre in cerca di modi per esibire la loro superiorità, trovavano nel tennis reale un perfetto palcoscenico per le loro abilità.
L’evoluzione del tennis reale
Col passare del tempo, il tennis reale subì diverse trasformazioni. La sua popolarità raggiunse l’apice durante il Rinascimento, quando divenne un passatempo prediletto nelle corti europee. Enrico VIII, in particolare, era noto per la sua passione per il gioco e fece costruire diversi campi nei suoi palazzi. La sua dedizione al tennis reale contribuì a diffondere lo sport in tutta l’Inghilterra.
Nonostante la sua popolarità in declino, il tennis reale ebbe un impatto significativo sullo sviluppo del tennis moderno. Le regole e le tecniche del gioco vennero gradualmente semplificate e adattate, portando alla nascita del tennis come lo conosciamo oggi. Anche se meno pericoloso, il tennis moderno conserva ancora l’eleganza e la strategia del suo predecessore.

L’eredità del tennis reale
Oggi, il tennis reale è praticato da una nicchia di appassionati che continuano a mantenere viva la tradizione. Campi storici, come quelli presenti a Hampton Court, sono ancora utilizzati e rappresentano un legame diretto con il passato. Questi luoghi offrono un’opportunità unica di sperimentare un capitolo della storia sportiva europea.
L’eredità del tennis reale risiede anche nella sua influenza culturale. Le storie dei monarchi che hanno giocato a questo sport e le leggende legate ai match epici sono ancora raccontate. Queste narrazioni non solo arricchiscono la storia del tennis, ma forniscono anche uno sguardo affascinante sulla vita e sui passatempi dei reali europei.