Il piacere di usare i cotton fioc nelle orecchie ha una spiegazione scientifica. Ecco perché ci piace così tanto.
Molti di noi lo fanno, anche se sanno che non si dovrebbe: usare i cotton fioc per pulire le orecchie è una pratica tanto comune quanto sconsigliata. Eppure, resistere a questo gesto sembra quasi impossibile. Capire cosa si nasconde dietro questa abitudine potrebbe essere il primo passo per adottare soluzioni più sicure e consapevoli.
La sensazione piacevole che si prova durante l’uso dei cotton fioc è legata a una precisa reazione del corpo: viene stimolato il nervo vago, che collega l’orecchio al cervello. Questa stimolazione può generare una sensazione di sollievo, relax e appagamento. Tuttavia, i rischi associati a un uso scorretto sono reali e vanno dalla semplice irritazione al danneggiamento dell’orecchio interno.
Nonostante le avvertenze, molte persone continuano a utilizzarli, attratte dal senso di pulizia immediata e dal gesto familiare. Il problema è che i cotton fioc, per come sono progettati e pubblicizzati, sembrano strumenti perfetti per l’igiene auricolare, alimentando così un malinteso diffuso e difficile da correggere.
Col tempo, l’uso dei cotton fioc può diventare una vera e propria abitudine, simile a chi si rosicchia le unghie o si tocca continuamente i capelli. Un gesto automatico che si ripete nel tempo, rinforzato dalla soddisfazione istantanea che produce, rendendo difficile cambiarlo anche quando si conoscono i rischi.
Quella sensazione che ci spinge a ripetere il gesto
Ma cosa ci porta a ripetere un comportamento potenzialmente dannoso? Secondo gli esperti, entrano in gioco fattori psicologici e sensoriali: la stimolazione fisica del condotto uditivo può innescare il rilascio di endorfine, generando un effetto calmante simile a quello di un gesto consolatorio. È un meccanismo che si autoalimenta e che rende difficile abbandonare l’abitudine.
A questo si aggiunge l’aspetto culturale e familiare: molti imparano a usare i cotton fioc fin da piccoli, vedendolo come parte della routine quotidiana. Quando un gesto viene normalizzato fin dall’infanzia, anche fronte a nuovi dati e raccomandazioni, è complicato sostituirlo con comportamenti diversi.

Cosa fare per evitare danni e mantenere le orecchie sane
Per fortuna, ci sono metodi alternativi che rispettano l’equilibrio naturale dell’orecchio. Soluzioni saline, oli specifici o spray auricolari possono ammorbidire il cerume, facilitandone l’espulsione spontanea. Queste tecniche, consigliate anche da fonti come il National Institute on Deafness and Other Communication Disorders, risultano più sicure e meno invasive.
È fondamentale ricordare che il cerume non è un nemico da eliminare: ha una funzione protettiva, antibatterica e lubrificante. Rimuoverlo del tutto può provocare secchezza, irritazioni e persino infezioni. Informarsi e diffondere pratiche corrette è il primo passo per prendersi cura davvero della salute delle proprie orecchie.