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Come la cultura dell’usa e getta ci ha intrappolati nella plastica

La trappola della plastica: una storia di sostenibilità mancata

Quando Saabira Chaudhuri iniziò a seguire le aziende di beni di consumo per The Wall Street Journal, pensava che il suo lavoro si sarebbe concentrato su campagne di marketing, lanci di prodotti e risultati trimestrali. Invece, scoprì una storia di ingegnosità industriale diventata un peso: un modello di business costruito sulla base dell’usa e getta, mascherato dalla retorica della sostenibilità. Il suo nuovo libro, “Consumed: How Big Brands Got Us Hooked on Plastic”, esplora come la plastica sia diventata indispensabile per il capitalismo moderno e perché gli sforzi per limitarla spesso falliscono.

Il percorso di Chaudhuri nel giornalismo non è stato né lineare né inevitabile. Cresciuta a Bangalore negli anni ’90, immaginava una carriera legale come quella del nonno, fino a quando si rese conto che la sua memoria poteva essere troppo scarsa per l’aula di tribunale. Una borsa di studio al Mount Holyoke College nel Massachusetts aprì un’altra strada. Dopo aver conseguito una laurea in sociologia e inviato più di cento domande di lavoro, trovò lavoro come produttrice multimediale a Forbes.

Questo primo passo nel giornalismo la portò a Fast Company a New York, Mint a New Delhi, Dow Jones e infine al Journal, dove trascorse 12 anni a fare reportage da New York e Londra. Si dimise nel maggio 2025, dopo la pubblicazione di “Consumed”, per lavorare come giornalista freelance. Il suo libro è nato da un reportage iniziato nel 2018, quando il disagio dei consumatori riguardo alla plastica monouso iniziò a crescere.

Borse, bottiglie, cannucce e bicchieri—una volta simboli di convenienza—erano diventati emblemi di spreco. Le aziende cercavano di dimostrare responsabilità ambientale, vantando imballaggi biodegradabili o contenuti riciclati. Tuttavia, Chaudhuri notò presto un modello ricorrente.

Il Paradosso della Plastica

Il paradosso della plastica nel mondo moderno è che, mentre è stata progettata per durare, viene utilizzata per prodotti destinati a essere scartati rapidamente. Questo contrasto ha creato un problema ambientale significativo, poiché la plastica impiega centinaia di anni per degradarsi. Chaudhuri spiega che, nonostante le promesse di riciclabilità e biodegradabilità, la maggior parte della plastica finisce ancora nelle discariche o negli oceani.

Le aziende cercano di risolvere il problema apportando modifiche superficiali, come la riduzione del peso degli imballaggi o l’uso di materiali riciclati. Tuttavia, queste misure non affrontano la radice del problema: il modello di consumo usa e getta. Chaudhuri sottolinea che la vera soluzione richiede una trasformazione radicale del modo in cui produciamo e consumiamo beni.

Il Futuro della Sostenibilità

Per cambiare davvero, le aziende devono investire in innovazioni che riducono l’uso della plastica e promuovono alternative sostenibili. Questo potrebbe includere lo sviluppo di nuovi materiali o l’adozione di modelli di business circolari che riducono il bisogno di imballaggi monouso. Tali cambiamenti richiedono un impegno a lungo termine e una volontà di ridefinire cosa significa essere sostenibili nel mercato globale.

Chaudhuri conclude che la consapevolezza dei consumatori è essenziale per spingere le aziende a fare scelte migliori. Educare il pubblico sui veri costi ambientali della plastica può creare una domanda per prodotti più sostenibili. Solo attraverso uno sforzo collettivo tra imprese, governi e consumatori si può sperare di liberarsi dalla trappola della plastica e costruire un futuro più verde.