Storia

Da miti medievali a Windsor: come i banchetti raccontano il potere dei sovrani

Esplorando il fascino e gli eccessi dei banchetti reali attraverso i secoli.

I banchetti reali hanno sempre suscitato un fascino particolare, unendo fasto e tradizione. Questa settimana, a Windsor Castle, si terrà un banchetto in onore del 47° presidente degli Stati Uniti, Donald J Trump. Sebbene il menu rimanga ancora un mistero, possiamo essere certi che non ci sarà cannibalismo né tirate di capelli. Nonostante una recente riconciliazione con il padre, re Carlo III, si prevede che il principe Harry non parteciperà, mentre i rapporti con il fratello, il principe William, restano tesi.

Il richiamo al cannibalismo ci riporta indietro nel tempo, precisamente all’11° secolo, quando due fratelli, Harold e Tostig Godwinson, ebbero una lite che culminò in un episodio memorabile. Harold, destinato a diventare re d’Inghilterra, si scontrò con il fratello Tostig al banchetto reale di Windsor, dove Tostig, accecato dalla gelosia, tirò i capelli di Harold davanti al re Edoardo. Questo evento portò a ulteriori tensioni che sfociarono nella battaglia di Stamford Bridge.

Il racconto di Tostig che si vendica a Hereford, smembrando i servitori di Harold e ponendo le loro membra in contenitori di bevande, è stato tramandato dal cronista del XII secolo, Henry of Huntingdon. Tuttavia, molti storici dubitano della sua veridicità, considerandola una narrazione simbolica che richiama i miti greci, come il banchetto di Thyestes. Questo episodio illustra il potere della simbolica narrativa di cannibalismo e tradimento che permeava le storie medievali.

Nonostante le storie di cannibalismo e rivalità fraterna, i banchetti reali continuano a rappresentare un simbolo di potere e opulenza. Durante la transizione dall’Età del Bronzo all’Età del Ferro, i Britanni organizzavano enormi festival gastronomici, che prefiguravano le sontuose celebrazioni medievali. La capacità di ospitare tali eventi era un modo per dimostrare ricchezza e potere, unite alla tradizione.

Lezioni storiche dai banchetti reali

I banchetti reali, come quelli descritti nei racconti di Beowulf e nel poema di Sir Gawain e il Cavaliere Verde, evidenziano come il cibo e le bevande fossero strumenti di potere e narrazione. In Beowulf, il banchetto di re Hrothgar viene interrotto dal mostruoso Grendel, simboleggiando la fragilità della pace e la necessità di eroi come Beowulf per ristabilire l’ordine. Questi racconti non solo intrattenevano, ma servivano anche come lezioni morali e politiche.

Il banchetto di Sir Gawain, dove l’invito a un gioco di decapitazione da parte del Cavaliere Verde mette alla prova il coraggio e la lealtà dei cavalieri di Re Artù, rappresenta la complessità delle relazioni feudali e il valore dell’onore. Tali storie evidenziano come i banchetti fossero momenti di grande significato simbolico, non solo di consumo e celebrazione.

Il ruolo del banchetto nella diplomazia moderna

Oggi, i banchetti reali servono ancora come strumenti diplomatici. L’incontro tra re Carlo III e il presidente Trump a Windsor è un esempio di come il cerimoniale e lo sfarzo possano essere utilizzati per rafforzare i legami internazionali. Sebbene non ci si aspetti che il banchetto di questa settimana raggiunga gli eccessi delle celebrazioni storiche, come il banchetto di 19 giorni del 1575 organizzato da Robert Dudley per Elisabetta I, avrà comunque un ruolo cruciale nella diplomazia contemporanea.

Le moderne celebrazioni, anche se meno opulente, mantengono un’importanza simbolica. L’uso di ingredienti di lusso e la presenza di dignitari internazionali sottolineano la continua rilevanza del banchetto come strumento di soft power. Come sottolineato da esperti culinari, l’equilibrio tra tradizione e innovazione gastronomica è fondamentale per garantire il successo di tali eventi, evitando gli scivoloni diplomatici del passato.