Un viaggio nel tempo tra le rovine di uno zoo dimenticato
Nel cuore dello stato di New York, a pochi chilometri dalle Catskill Mountains, si nasconde un luogo che sembra sospeso nel tempo: il vecchio Catskill Game Farm. L’ingresso, ancora segnato dall’insegna originale che prometteva “Divertimento per tutta la famiglia”, è il punto di partenza di un’esperienza suggestiva e quasi irreale. Da quando Cathy e Ben Ballone hanno acquistato parte dell’ex zoo, la curiosità attorno a questo sito abbandonato è tornata a crescere.
Le vecchie gabbie arrugginite, le staccionate divelte e le casette in legno lasciate alle intemperie raccontano storie di un’epoca passata. Gran parte delle strutture originali sono state smantellate o vendute all’asta, ma il fascino decadente del luogo resiste, alimentato da un senso di mistero e malinconia. Per chi visita, ogni dettaglio – nascosto tra rovi e sterpaglie – diventa un frammento di memoria da scoprire.
Nonostante l’atmosfera desolata, l’ambizione dei nuovi proprietari è chiara: riportare in vita l’area trasformandola in una destinazione turistica innovativa. Cathy Ballone immagina un bed and breakfast immerso nella natura, campeggi, spazi per eventi e perfino festival musicali. Tuttavia, la sfida è immensa. Dei 914 acri originari, la coppia ne ha rilevati circa 200, oggi ricoperti da una vegetazione fitta e incontrollata.
Le origini del Catskill Game Farm risalgono ai primi anni del Novecento. Alcune fonti indicano il 1933 come data ufficiale d’apertura, ma altre testimonianze suggeriscono che l’attività fosse cominciata anche prima. A fondarlo fu Roland Lindemann, che iniziò con una piccola collezione di cervi, per poi ampliare il parco con specie esotiche e animali selvatici. Un progetto pionieristico che avrebbe lasciato il segno.
Un passato glorioso oggi sepolto dal silenzio
Negli anni d’oro, il Catskill Game Farm era una delle attrazioni più amate dell’area. Facilmente raggiungibile da New York e dagli stati limitrofi, offriva un’esperienza unica di contatto con la natura, unendo intrattenimento e conservazione. Il parco ospitava animali provenienti da tutto il mondo e promuoveva iniziative educative riconosciute anche a livello nazionale.
Col tempo, però, il mutare delle abitudini turistiche e le difficoltà gestionali misero a dura prova la sopravvivenza del parco. Alla fine degli anni ’80, la proprietà passò alla figlia del fondatore, Kathie Schultz. Le polemiche sulla gestione e la diminuzione dei visitatori portarono alla chiusura definitiva nel 2006, lasciando un vuoto profondo nella memoria collettiva di molte famiglie americane.
Un futuro costruito tra rovine e speranza
Quando i coniugi Ballone decisero di investire nell’ex zoo nel 2012, il loro obiettivo era ambizioso: trasformare quelle rovine in un luogo capace di accogliere nuovi sogni. Con pazienza e determinazione, iniziarono a ripulire sentieri, restaurare strutture e immaginare nuove funzioni per gli spazi ancora agibili. Ogni passo era un omaggio alla storia del luogo e alla possibilità di un nuovo inizio.
Nel 2019, grazie al supporto di un investitore, la storica Giraffe House fu trasformata nel “Longneck Inn”, un bed and breakfast a tema che conserva tracce evidenti del passato zoologico. Le stanze personalizzate, i richiami storici e l’ambiente naturale attirano oggi viaggiatori curiosi e nostalgici. Anche la pandemia del 2020, che minacciava di interrompere il progetto, non fermò i Ballone: riuscirono a vendere la struttura con profitto, lasciando in eredità un modello di recupero creativo e appassionato. Un segno concreto che, anche tra le rovine, può nascere qualcosa di straordinario.