Storia

Come un club segreto di scrittori ha risolto crimini e salvato la narrativa gialla

Un club esclusivo di scrittori di gialli ha fatto la storia del genere

Immagina una società segreta in cui i più grandi e famosi scrittori di narrativa gialla del XX secolo – figure come Agatha Christie, Dorothy L. Sayers e G.K. Chesterton – cenavano insieme, scambiandosi indizi e pianificando omicidi (almeno su carta). Potrebbe sembrare la trama di un romanzo giallo, ma è stata, ed è tuttora, una realtà. Nel 1930, alcuni dei più celebri scrittori di gialli britannici fondarono quella che divenne nota come la Detection Club, una società con una missione ben precisa.

Il loro obiettivo era unire i più brillanti talenti dell’Età d’Oro della narrativa gialla, elevare la qualità del genere e – occasionalmente – collaborare su storie ispirate a crimini reali. Al giorno d’oggi, gli scrittori di gialli si incontrano regolarmente ai festival del libro, attraverso società letterarie e sui social media. Ma negli anni ’20, lavoravano per lo più in isolamento. La Detection Club nacque dall’idea di Anthony Berkeley di invitare alcuni colleghi autori a cena nella sua casa di Watford.

Berkeley decise di cambiare la solitudine degli scrittori. Le sue cene informali con i colleghi si rivelarono così piacevoli che presto propose un club permanente. L’idea era di formare una nuova comunità professionale per scrittori che volevano che la narrativa gialla fosse trattata seriamente come letteratura, non solo come intrattenimento di massa. Questo periodo è comunemente chiamato l’Età d’Oro della narrativa gialla, caratterizzato da enigmi intricati dove il caos veniva riportato all’ordine.

Con l’aumento di popolarità, il genere affrontava nuovi problemi. Oltre ai capolavori, gli editori producevano rapidamente thriller scritti in fretta, racconti sensazionalistici di crimini e trame stereotipate. La Detection Club cercava di contrastare questo declino, proponendo regole di “gioco leale” dove i lettori dovevano avere abbastanza indizi per risolvere il mistero da soli, evitando soluzioni basate su rivelazioni dell’ultimo minuto.

Fondazione del ‘club dell’omicidio’

Berkeley inizialmente propose come presidente Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes. Tuttavia, Doyle rifiutò a causa della sua età avanzata e salute precaria. Dopo la sua morte, Berkeley si rivolse a G.K. Chesterton, che accettò. Con Chesterton come presidente, il club acquisì immediatamente prestigio. L’appartenenza era decisa tramite scrutinio segreto, e solo gli scrittori più rispettati venivano ammessi, rendendo il club sinonimo di eccellenza nel genere.

Quasi immediatamente, i membri iniziarono a sperimentare progetti di scrittura collaborativa che mettevano in risalto il loro talento collettivo. Il primo di questi fu Behind the Screen, un mistero serializzato creato da un gruppo di autori di spicco. Questo esperimento si rivelò così popolare che la BBC chiese rapidamente un altro. Nel 1931, il club produsse The Scoop, un mistero ambientato in un ufficio di giornale e ispirato liberamente da un crimine reale di Fleet Street.

Donne e crimini: un ruolo centrale

Le donne furono al centro della Detection Club sin dall’inizio. Dorothy L. Sayers, creatrice di Lord Peter Wimsey, era tra i fondatori, e Agatha Christie, famosa per la sua timidezza in pubblico, si immerse nel lavoro del club. Christie, che sarebbe diventata la presidente del club, fu un esempio di come le donne fossero fondamentali nel plasmare la narrativa gialla. In un mondo letterario ancora dominato dagli uomini, il club offriva uno spazio dove la leadership e la creatività delle donne definivano le regole del gioco.

I romanzi collaborativi del club, il sistema di votazione rigoroso e la presenza di star lo resero una leggenda nei circoli letterari. Sorprendentemente, esiste ancora oggi. A quasi un secolo dalla sua fondazione, il club continua a incontrarsi tre volte l’anno, mantenendo viva la tradizione di elevare l’arte del giallo. Come una squadra di Avengers letterari, i membri combinarono le loro forze per assicurarsi che la narrativa gialla non svanisse come una moda passeggera, ma rimanesse una pietra miliare della letteratura popolare.