Perché?

Impatti devastanti della pesca eccessiva in Asia sudorientale

Una serie di fotogiornalismo che documenta gli impatti ambientali e umani della pesca eccessiva nel sud-est asiatico ha vinto il 15° Premio di Fotogiornalismo Carmignac.

Nicole Tung, una fotografa con sede a Istanbul, Turchia, ha trascorso nove mesi in Thailandia, Indonesia e Filippine documentando l’industria della pesca e il pesante tributo che essa impone alla vita marina, ai pescatori e alle comunità costiere. Le immagini catturano non solo la devastazione ambientale, ma anche le difficoltà umane che derivano da una pratica di pesca insostenibile.

In Thailandia, Tung ha analizzato come le riforme introdotte dopo i rapporti del 2015 sulla schiavitù in mare abbiano migliorato le condizioni di lavoro, ma che ora rischiano di essere annullate a causa dei legami sempre più forti tra il governo e l’industria della pesca. Questo è evidente a Samut Sakhon, dove lavoratori migranti birmani scaricano centinaia di razze per lo stoccaggio a freddo. Gran parte dei pesci e delle razze della Thailandia proviene dall’Indonesia, poiché molti dei loro stessi terreni di pesca sono stati sovrasfruttati.

L’opera di Tung non si limita a documentare, ma solleva anche importanti interrogativi su come il progresso iniziale possa essere minato da interessi economici. Un lavoratore birmano al molo di Ranong, Thailandia, mentre smista il pesce, ci ricorda il contributo essenziale e spesso invisibile dei migranti nell’industria ittica.

Problemi legati alla pesca eccessiva

Un altro aspetto critico documentato da Tung è l’uso del pesce per la produzione di farina destinata agli alimenti per animali. In una fabbrica di farina di pesce a Chumphon, Thailandia, un lavoratore sposta sacchi di farina di pesce, evidenziando come la domanda di tale prodotto stia sollevando preoccupazioni sulla pesca eccessiva nella regione. Questo potrebbe portare a un potenziale collasso della base della catena alimentare, mettendo a rischio l’intero ecosistema marino.

La pesca eccessiva non è solo un problema ambientale, ma minaccia anche la sicurezza alimentare delle comunità locali. Gli squali, alcuni dei quali elencati come specie in via di estinzione o vulnerabili, vengono portati a riva al mercato di Tanjung Luar a Lombok Orientale, Indonesia. Mentre la carne di squalo è venduta localmente come fonte vitale di proteine, le pinne e le ossa vengono vendute a livello internazionale, principalmente ad Hong Kong e Cina.

Impatto sulle comunità costiere

Le comunità costiere del sud-est asiatico sono strettamente legate all’oceano, dipendendo da esso non solo per il sostentamento economico, ma anche culturale. La pesca eccessiva minaccia non solo le risorse marine, ma anche la sussistenza delle persone che vi si affidano. Le immagini di Tung rivelano la fragilità di questi villaggi che, mentre vedono diminuire le loro risorse, devono affrontare un futuro incerto.

Inoltre, la pressione esercitata dalla pesca eccessiva sta spingendo molti pescatori a cercare lavoro altrove, provocando una migrazione forzata dalle loro terre d’origine. Questo cambiamento non è solo economico, ma anche sociale, con tradizioni che rischiano di scomparire e comunità che perdono la loro identità culturale. Le immagini premiate di Tung servono da potente monito visivo delle conseguenze umane e ambientali della pesca eccessiva.