Storia

Come i segreti nazisti accesero la corsa contro il tempo verso la bomba atomica

L’esplosione di una nuova era: l’inizio dell’era atomica

La mattina del 16 luglio 1945, nel deserto arido del New Mexico, una sfera di plutonio esplose con un lampo accecante. Una nube a fungo si innalzò nel cielo. Questo fu il test Trinity – e segnò l’arrivo di una nuova era terrificante: l’era atomica. Quell’arma – e le bombe sganciate poco dopo su Hiroshima e Nagasaki – sono spesso attribuite al Progetto Manhattan, e a un uomo in particolare: J Robert Oppenheimer, il fisico definito ‘il padre della bomba atomica’.

Tuttavia, come spiega il fisico Frank Close nel podcast HistoryExtra, questa storia iniziò molto prima del tempo di guerra a Los Alamos. Iniziò in Gran Bretagna, e cominciò con una domanda cruciale: cosa sarebbe successo se i nazisti fossero arrivati per primi?

Nel 1939, la scoperta di un fenomeno sorprendente iniziò a diffondersi nella comunità internazionale dei fisici. In Germania, gli scienziati Otto Hahn e Fritz Strassmann dimostrarono che bombardare gli atomi di uranio con neutroni poteva farli dividere, rilasciando enormi quantità di energia. Le implicazioni erano ovvie: una reazione a catena poteva portare a una nuova arma di distruzione di massa.

La corsa alla bomba atomica

In Gran Bretagna, due fisici rifugiati dal nazismo, Otto Frisch e Rudolf Peierls, decisero di indagare. Calcolarono che solo una quantità di uranio-235 delle dimensioni di un pompelmo avrebbe avuto un potere esplosivo equivalente a mille tonnellate di dinamite. Questa scoperta scioccante spinse la Gran Bretagna a lanciare un programma atomico segreto con il nome in codice Tubo Alloys.

Nel 1940, con i bombardieri nazisti che minacciavano le città britanniche, le scoperte di Frisch e Peierls portarono a misure immediate. Il governo britannico avviò un programma segreto per arricchire l’uranio. Questo progetto mirava a isolare l’uranio-235 dall’uranio-238 più abbondante, utilizzando un metodo chiamato diffusione gassosa.

Collaborazione transatlantica

Con l’Europa in balia delle vittorie naziste e la Gran Bretagna isolata, Winston Churchill cercò una cooperazione scientifica e militare più profonda con gli Stati Uniti. Nel settembre 1940, una delegazione di scienziati britannici attraversò l’Atlantico con dati tecnici cruciali sull’arricchimento dell’uranio.

Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, gli Stati Uniti entrarono in guerra e la teoria britannica si unì alla capacità industriale americana. Entro il 1943, fisici britannici come Rudolf Peierls si trasferirono negli Stati Uniti per contribuire alla costruzione degli impianti di arricchimento a Oak Ridge, Tennessee.

Il risultato di questa collaborazione fu la creazione del combustibile per la bomba che fu poi sganciata su Hiroshima. Mentre il lavoro sulla bomba all’uranio progrediva, gli scienziati svilupparono anche un design con il plutonio, culminato nel test Trinity. Questo evento segnò l’inizio effettivo dell’era nucleare.