Politica

Dal controllo alla collaborazione: il nuovo modello del WWF dopo le denunce del 2019

La trasformazione del WWF: una risposta a una crisi interna che porta a un nuovo approccio alla conservazione.

Nel mondo della conservazione, le buone intenzioni non sempre conducono a risultati positivi. Il World Wide Fund for Nature (WWF), una delle organizzazioni ambientaliste più riconosciute al mondo, ha dovuto affrontare una dura realtà nel 2019. L’organizzazione è stata coinvolta in uno scandalo a seguito di accuse secondo cui i ranger dei parchi da essa sostenuti avrebbero commesso gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture e uccisioni in diversi paesi. Questo scandalo non solo ha danneggiato la reputazione del WWF, ma ha anche innescato una profonda riflessione interna.

A distanza di sei anni, il WWF afferma di aver rinnovato non solo i suoi protocolli, ma anche la sua filosofia. Come sottolineato da Kirsten Schuijt, direttore generale del gruppo, in un recente colloquio al Villars Institute Global Learning Conference in Svizzera, ciò che era nato come una risposta a critiche esterne è stato ormai interiorizzato ai massimi livelli strategici dell’organizzazione.

Il cuore di questo cambiamento risiede in un allontanamento dal modello di “conservazione a fortezza”. Questo modello tradizionale ha spesso privilegiato le aree protette a discapito delle comunità che vi abitano. Al contrario, il WWF si sta ora orientando verso quella che Schuijt definisce “conservazione guidata localmente”. Questo approccio mira a coinvolgere attivamente le comunità locali nei processi di conservazione.

Per affrontare le critiche e rimediare agli errori del passato, il WWF ha implementato quasi tutte le 170 riforme raccomandate da un comitato indipendente istituito dopo lo scandalo. Tra queste riforme vi sono l’istituzione di meccanismi di reclamo, protocolli di valutazione dei rischi e un ufficio del difensore civico. Tuttavia, ricostruire la fiducia persa è un processo lento e delicato.

Nuove strategie di coinvolgimento

Una delle iniziative chiave del WWF è stata la nomina del suo primo membro del consiglio di amministrazione Indigeno. Questa mossa mira a garantire che le voci delle comunità locali e indigene siano adeguatamente rappresentate nei processi decisionali dell’organizzazione. Inoltre, è stato creato un gruppo consultivo composto da leader indigeni per fornire consulenza alla direzione senior del WWF.

Queste azioni fanno parte di una strategia più ampia per coinvolgere le comunità locali e assicurarsi che la loro partecipazione sia significativa. Il WWF riconosce che il successo a lungo termine della conservazione dipende dalla collaborazione con coloro che vivono nelle aree interessate.

Affrontare le sfide future

Nonostante i progressi compiuti, il WWF si trova ancora ad affrontare importanti sfide. La ricostruzione della fiducia è un compito complesso e richiede tempo. Il WWF è consapevole che per riguadagnare la fiducia delle comunità locali e del pubblico globale, è essenziale mantenere la trasparenza e dimostrare un impegno costante verso pratiche di conservazione etiche.

Guardando al futuro, il WWF intende continuare a migliorare i suoi approcci basati sul feedback ricevuto dalle comunità locali e dagli esperti del settore. La lezione appresa dalla crisi del 2019 è che l’adattamento e l’evoluzione sono fondamentali per garantire che le pratiche di conservazione siano non solo efficaci, ma anche giuste e rispettose dei diritti umani.