Un genio invisibile che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura ceca.
Immaginate di portare un’invenzione rivoluzionaria dopo l’altra all’ufficio brevetti e di sentirvi dire ogni volta che qualcuno vi aveva preceduto, come un certo Alexander Graham Bell. Questo è solo uno degli stravaganti episodi mostrati nel mockumentary cecoslovacco del 1983 “Jara Cimrman Lying, Sleeping” (Ceco: Jára Cimrman ležící, spící”). Nel film, si afferma anche che Cimrman abbia piegato il modello originale della Torre Eiffel, conferendole l’aspetto che ha oggi. Quando Guglielmo Marconi si lamentò del fatto che Cimrman, volando in mongolfiera, avesse rotto i suoi fili telegrafici, lui rispose che avrebbe dovuto farlo funzionare senza fili.
Jára Cimrman era quindi un genio poliedrico a cui dobbiamo quasi tutte le invenzioni notevoli. Tuttavia, non è mai esistito; è stato creato per un programma radiofonico nel 1966. Si dice che abbia fondato un movimento filosofico chiamato esternalismo, l’opposto del solipsismo, e affermò che tutto esisteva tranne lui stesso. Si paragonava a un buco in un foglio di carta, visibile anche se non è un’entità fisica.
La sua inesistenza non gli impedì di vincere il sondaggio nazionale del più grande ceco nel 2005, ma la Televisione Ceca non volle riconoscere la vittoria di qualcuno che non era mai esistito. Cimrman fu squalificato, e il vincitore ufficiale fu Carlo IV (1316–1378), Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia. Tuttavia, molti cechi non hanno rinunciato alla lotta per il riconoscimento di Cimrman e continuano a diffondere la consapevolezza delle sue imprese.
Uno dei suoi contributi più importanti è il Faro di Jára Cimrman, situato in un luogo dove il mare non può essere visto. Data la natura montuosa dell’area, potrebbe essere il faro più alto del mondo. Serve anche come torre panoramica, e nell’edificio sottostante si trova il Museo Jára Cimrman, pieno delle sue invenzioni e dei suoi effetti personali. Le esposizioni includono una scopa per spazzare gli angoli, un cartello turistico portatile, forbici curve per tagliare tutte le unghie contemporaneamente, un rastrello a doppia faccia, una sega a mano con denti animali, un costume da bagno in due pezzi, un ibrido coniglio-gallo volante imbalsamato, una ciotola di zuppa con tappo per lavandino, una cella di prigione portatile e molti altri oggetti curiosi.
Il Faro di Jára Cimrman
Il Faro di Jára Cimrman è una delle costruzioni più affascinanti legate a questa figura leggendaria. Anche se situato in una zona dove il mare è assente, il faro svetta alto sulle montagne, offrendo una vista panoramica mozzafiato. Questo edificio non solo simboleggia l’assurdità, ma anche la creatività senza limiti di Cimrman, che ha saputo trasformare un concetto apparentemente inutile in un’attrazione unica.
Sotto il faro c’è il Museo Jára Cimrman, che ospita una collezione di invenzioni e oggetti personali di questo genio mai esistito. Ogni oggetto esposto racconta una storia, come le forbici curve progettate per tagliare tutte le unghie in una volta o la cella di prigione portatile, che mostrano quanto l’immaginazione di Cimrman fosse avanti rispetto ai suoi tempi.

Teatro e Commedia
Oltre alle sue invenzioni, Cimrman ha lasciato un’eredità nel mondo teatrale. Il Teatro Jára Cimrman continua a scoprire e interpretare le sue opere, sempre precedute da brevi conferenze pseudoscientifiche. Queste introduzioni aiutano il pubblico a comprendere meglio le battute che seguiranno, creando una fusione unica di scienza e arte comica.
Gli attori del Teatro Jára Cimrman si presentano come scienziati, evitando le convenzioni artistiche tradizionali per abbracciare un approccio comicamente goffo e rigido. Questo stile distintivo rende le loro performance uniche, catturando l’essenza del genio invisibile di Cimrman e mantenendo viva la sua leggenda nel cuore del pubblico.