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lesotho a rischio collasso: l’incubo dei dazi USA minaccia l’industria dell’abbigliamento

Lesotho, che fornisce marchi come Levi’s e Wrangler, dichiara lo ‘stato di calamità’ a causa della minaccia dei dazi USA che innescano tagli occupazionali.

Il piccolo regno di Lesotho, incastonato tra le montagne del Sudafrica, si trova a fronteggiare una crisi economica senza precedenti. La sua economia, fortemente dipendente dall’industria tessile, è stata colpita da una tempesta perfetta di eventi sfavorevoli. La recente minaccia di dazi aggiuntivi da parte degli Stati Uniti ha innescato una catena di eventi che potrebbero portare al collasso del settore dell’abbigliamento, una delle principali fonti di occupazione e reddito per il paese.

Le aziende tessili di Lesotho, che producono per marchi iconici come Levi’s e Wrangler, sono particolarmente vulnerabili. Queste imprese beneficiano di un accordo commerciale preferenziale con gli Stati Uniti, noto come l’African Growth and Opportunity Act (AGOA), che consente loro di esportare negli USA senza dazi. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha minacciato di rivedere questo accordo, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

L’annuncio di questa possibile revisione ha già scatenato una reazione a catena nell’industria locale. Molte fabbriche hanno iniziato a ridurre il personale, anticipando un calo delle esportazioni. I lavoratori, che costituiscono la spina dorsale dell’economia del Lesotho, si trovano ora a fronteggiare un futuro incerto, con pochi ammortizzatori sociali a disposizione.

Il governo del Lesotho ha dichiarato lo ‘stato di calamità’, un grido d’allarme che riflette la gravità della situazione. Le autorità stanno facendo appello alla comunità internazionale per ottenere supporto e assistenza, ma la strada verso la ripresa si preannuncia lunga e complessa.

Impatto sull’industria dell’abbigliamento

L’industria dell’abbigliamento è il cuore pulsante dell’economia del Lesotho, impiegando oltre 40.000 persone, principalmente donne. Questi posti di lavoro sono essenziali non solo per i lavoratori stessi, ma anche per le loro famiglie e l’economia locale. La perdita di questa fonte di reddito avrebbe conseguenze devastanti, aumentando la povertà e l’insicurezza alimentare.

Le aziende del settore si trovano ora di fronte a un bivio. Senza garanzie sul mantenimento delle condizioni commerciali favorevoli con gli Stati Uniti, molte potrebbero decidere di trasferirsi in altri paesi africani che offrono maggiore stabilità. Questo esodo potrebbe lasciare il Lesotho con un’economia indebolita e poche prospettive di crescita a breve termine.

Risposta del governo e della comunità internazionale

Il governo del Lesotho sta cercando di mettere in atto strategie per mitigare l’impatto della crisi. Tra le misure proposte ci sono incentivi fiscali per le aziende che restano e programmi di formazione per i lavoratori che perdono il lavoro. Tuttavia, le risorse sono limitate e c’è un urgente bisogno di supporto internazionale per evitare un disastro economico e sociale.

La comunità internazionale, inclusi partner commerciali come l’Unione Europea e organizzazioni multilaterali, è stata sollecitata a intervenire. La richiesta è di fornire assistenza finanziaria e supporto tecnico per aiutare il Lesotho a diversificare la sua economia e ridurre la dipendenza dal settore tessile. Un impegno collettivo potrebbe aiutare a stabilizzare la situazione e offrire una via d’uscita dalla crisi.

In conclusione, il Lesotho si trova di fronte a una sfida epocale. La minaccia dei dazi USA non solo mette a rischio l’industria dell’abbigliamento, ma espone anche le fragilità di un’economia eccessivamente dipendente da un unico settore. La risposta a questa crisi richiede un’azione concertata e tempestiva da parte del governo, delle imprese e della comunità internazionale per costruire un futuro più solido e sostenibile per il paese.