Peter Knights e la sua missione di trasformare la conservazione in Africa
Peter Knights è una figura influente nel mondo della conservazione della fauna selvatica. Fondatore di WildAid, Knights ha rivoluzionato il modo di affrontare la conservazione, considerandola non solo come una sfida ecologica, ma anche di comunicazione. La sua carriera non si è costruita sul campo, tracciando i bracconieri, ma influenzando le opinioni pubbliche su vasta scala.
Le sue campagne, spesso supportate da celebrità come Yao Ming e Jackie Chan, hanno contribuito significativamente a ridurre la domanda di prodotti come le pinne di squalo e l’avorio in Asia. Questo è stato possibile grazie all’uso di oltre un miliardo di dollari di spazi pubblicitari donati. Dopo aver concentrato per decenni i suoi sforzi sui mercati asiatici, Knights ha ora spostato la sua attenzione verso l’Africa, con una nuova iniziativa chiamata Wild Africa.
Wild Africa, fondata insieme alla moglie Corie, rappresenta non solo una continuazione della loro strategia basata sulla comunicazione ma anche un cambio significativo dal punto di vista geografico e culturale. “Io e mia moglie Corie volevamo concentrarci esclusivamente sull’Africa, lavorando con un team interamente africano”, afferma Knights. L’obiettivo è quello di non solo proteggere le specie, ma anche integrare la conservazione nel mainstream culturale africano.
La sfida in Asia era convincere le persone che la fauna selvatica dovesse essere conservata piuttosto che consumata. In Africa, secondo Knights, è necessario popolarizzare o rendere mainstream la conservazione. Il continente si trova a un bivio, con l’espansione dell’agricoltura e la crescita della popolazione che rappresentano minacce per la sua biodiversità unica.
La nascita di Wild Africa
La creazione di Wild Africa segna un nuovo capitolo per Knights e sua moglie. L’iniziativa mira a utilizzare voci, media e istituzioni africane per promuovere la conservazione. Questo approccio riconosce l’importanza di coinvolgere le comunità locali e di valorizzare le risorse culturali già esistenti nel continente.
“Lavorare con un team africano è fondamentale per noi”, dice Knights. “Vogliamo che siano le persone del posto a guidare il cambiamento, utilizzando mezzi che risuonano con il pubblico africano”. Questo significa anche collaborare con personalità e leader di pensiero africani per rendere la conservazione una parte intrinseca della vita quotidiana.

Sfide e opportunità
Nonostante le sfide, Knights vede enormi opportunità per il futuro della conservazione in Africa. La chiave è trasformare la narrazione, rendendo la conservazione non solo un obbligo morale, ma anche una scelta vantaggiosa dal punto di vista economico e sociale. In un continente ricco di risorse naturali, questa potrebbe essere una strategia vincente.
La visione di Knights è quella di un’Africa dove la conservazione è parte integrante dello sviluppo sostenibile. “Dobbiamo far capire che proteggere la fauna selvatica è fondamentale per la prosperità e il benessere delle comunità locali”, afferma. Con l’espansione dell’agricoltura e della popolazione, questa missione diventa ancora più cruciale.