Miti e Leggende

Un’antica civiltà mesopotamica e la sorprendente premonizione di un diluvio biblico

Un’antica storia di un diluvio emerge dalle terre di Mesopotamia.

Quando si pensa a un diluvio leggendario di proporzioni catastrofiche, la mente vola alla storia di Noè: un uomo scelto da Dio per costruire un’arca, raccogliere gli animali e sopravvivere a un diluvio divino inviato per purificare il mondo. Tuttavia, questa storia, riportata nel Libro della Genesi, potrebbe essere una versione di un racconto molto più antico. Molto prima che apparisse nella Bibbia ebraica, una storia sorprendentemente simile fu scritta su tavolette di argilla nell’antica Mesopotamia, la culla di civiltà fiorite in quella che oggi chiamiamo Iraq, oltre 4.000 anni fa.

Questa versione, composta secoli prima del Libro della Genesi, è uno dei miti più distinti e influenti del mondo antico. “È ancora sorprendente che questa storia del diluvio sia stata scritta così presto. E poi, con tutte le variazioni, venga raccontata in un contesto totalmente diverso”, afferma lo storico Dr. Moudhy Al-Rashid.

Il contesto di questo mito è l’antica Mesopotamia, una civiltà il cui nome significa letteralmente “la terra tra i fiumi”. Questi fiumi, il Tigri e l’Eufrate, attraversano l’Iraq moderno e parte della Siria e hanno dato origine ad alcune delle prime civiltà urbane del mondo, tra cui i Sumeri, gli Accadi, i Babilonesi e gli Assiri.

Fin dal 3000 a.C., queste culture hanno sviluppato letteratura, codici di legge, le prime città, templi monumentali, avanzati sistemi di irrigazione e vasti repertori mitologici. Scrivevano su tavolette di argilla utilizzando la scrittura cuneiforme e conservarono storie che avrebbero plasmato il pensiero religioso per millenni.

Il mito di Atra-Hasis

Tra queste storie vi è l’Epopea di Atra-Hasis, un mito composto nel periodo babilonese antico (c. 1900–1600 a.C.), che contiene il più antico resoconto noto di un diluvio divino inviato per distruggere l’umanità e un sopravvissuto scelto per salvare la vita sulla Terra. “Ha molte somiglianze con la storia che appare successivamente nella Bibbia”, spiega Al-Rashid.

Nel mito, gli dèi mesopotamici hanno creato gli umani, ma si pentono presto della loro decisione, poiché le persone disturbano con il loro caos e violano l’ordine cosmico. “Gli dèi decidono di inviare un diluvio per sterminare l’umanità”, spiega Al-Rashid, “perché diventano troppo rumorosi e fastidiosi”. Tuttavia, un dio, Ea (conosciuto anche come Enki), non è d’accordo. Segretamente, avverte un saggio re di nome Atra-Hasis, il cui nome significa “eccellente in saggezza”.

La diffusione dei miti del diluvio

Atra-Hasis viene istruito da Ea a costruire una barca, un grande vascello che preserverà “il seme di tutta la vita sulla Terra”. Atra-Hasis persuade la sua comunità ad aiutarlo a costruire un’arca. “Ha fatto in modo che tutti in città lo aiutassero a costruire questa barca sostanzialmente in un giorno”, racconta Al-Rashid.

Il mito babilonese del diluvio non è stato un caso isolato. Si tratta, invece, di un motivo ricorrente nella teologia mesopotamica. Una variazione della stessa storia appare nell’Epopea di Gilgamesh, e ancora prima nella poesia sumerica. Ogni iterazione cambia nomi e dettagli, ma l’essenziale rimane: gli dèi si pentono della loro creazione, un grande diluvio viene inviato, e un umano è scelto per portare avanti la vita.

Questa struttura archetipica non è limitata alla Mesopotamia. Storie simili di diluvi appaiono in culture di tutto il mondo – dalla storia di Manu in India a quella di Yu il Grande in Cina, fino ai miti dei nativi americani e alle tradizioni orali aborigene in Australia.