Il grafene a sei strati svela in un nuovo studio nuovi stati quantistici con proprietà straordinarie.
Un materiale sottilissimo, composto da soli sei strati di atomi di carbonio, potrebbe cambiare il modo in cui comprendiamo alcune delle leggi più misteriose della fisica. Si tratta del grafene esalayer, una particolare versione del grafene che, se allineata in modo preciso con un altro materiale chiamato nitruro di boro esagonale, mostra proprietà davvero sorprendenti.
Da anni, il grafene è considerato uno dei materiali più promettenti della scienza dei materiali. Ma in questa nuova forma a sei strati, e con una particolare disposizione degli atomi, riesce a dare origine a fenomeni quantistici mai visti prima in questa configurazione. Il comportamento elettronico che si osserva è legato alla topologia, una branca avanzata della matematica che oggi trova applicazioni concrete nella fisica della materia.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questo materiale è la sua capacità di ospitare uno stato chiamato isolante di Chern frazionario, una fase esotica della materia in cui gli elettroni si muovono secondo regole molto diverse da quelle della fisica classica. Questo stato compare quando il materiale è “riempito” in una precisa proporzione e quando si applicano specifici campi elettrici e magnetici.
Ciò che rende questo studio ancora più interessante è che questi stati quantistici possono essere controllati dall’esterno. Cambiando la tensione o il campo magnetico, gli scienziati possono indurre transizioni di fase topologiche, cioè passaggi da uno stato quantistico all’altro. Non si tratta di un semplice cambio di forma o colore: queste transizioni modificano il modo in cui il materiale conduce corrente e risponde agli stimoli esterni.
Trasformazioni quantistiche in laboratorio
Per la prima volta, queste transizioni sono state osservate in un sistema come il grafene esalayer, facilmente riproducibile in laboratorio. Questo significa che gli scienziati ora dispongono di un nuovo strumento per esplorare fenomeni complessi della fisica quantistica. Ogni cambiamento nello stato del materiale può essere analizzato con precisione, offrendo nuove chiavi di lettura per comprendere la materia a livello microscopico.
Il grafene esalayer si dimostra così un laboratorio naturale per testare idee innovative, con implicazioni potenzialmente rivoluzionarie per la progettazione di nuovi materiali intelligenti.

Verso dispositivi quantistici e tecnologie del futuro
Grazie a queste scoperte, si apre la possibilità di realizzare dispositivi che sfruttano questi stati topologici stabili per trasmettere informazioni in modo sicuro ed efficiente, senza perdita di energia. In futuro, questo approccio potrebbe essere alla base di nuovi computer quantistici o tecnologie di comunicazione avanzata.
Inoltre, il grafene a sei strati potrebbe diventare il cuore di sensori ultra-sensibili, in grado di rilevare anche le più piccole variazioni di campi elettrici o magnetici. Applicazioni di questo tipo potrebbero trovare spazio nella medicina, nella diagnostica avanzata e persino nella ricerca spaziale.