Il tuatara è un rettile unico e affascinante, considerato un vero e proprio fossile vivente grazie alla sua antica linea evolutiva.
Il tuatara (Sphenodon punctatus) è un rettile endemico della Nuova Zelanda, che ha affascinato biologi e appassionati di natura per la sua antica discendenza. Come unico sopravvissuto dell’ordine dei Rincocefali, il tuatara offre uno sguardo raro su un passato remoto, risalente a circa 200 milioni di anni fa. Nonostante la sua somiglianza superficiale con le lucertole moderne, il tuatara presenta un insieme di caratteristiche che lo rendono un esemplare eccezionale nel regno animale.
Una delle caratteristiche più intriganti del tuatara è il suo cosiddetto ‘terzo occhio’ parietale. Questo organo è presente sulla sommità del capo e, sebbene sia visibile solo nei giovani esemplari, ha un ruolo significativo nella vita di questo rettile. Si pensa che sia coinvolto nella regolazione dei ritmi circadiani e nella termoregolazione, aiutando il tuatara a sincronizzarsi con l’ambiente circostante. Con l’età, l’occhio parietale viene coperto da squame, ma la sua funzione rimane un mistero affascinante per i ricercatori.
Il tuatara è anche noto per la sua capacità di raggiungere un’età avanzata. Alcuni individui hanno superato i 100 anni, un traguardo notevole per qualsiasi rettile. La sua crescita è lenta, e la maturità sessuale viene raggiunta tra i 10 e i 20 anni. Questo longevo percorso di vita rende il tuatara un oggetto di studio prezioso per comprendere meglio i meccanismi dell’invecchiamento e della longevità nei vertebrati.
Un’altra caratteristica distintiva del tuatara è la cresta di spine che corre lungo la sua schiena. Più pronunciata nei maschi, questa cresta può essere eretta durante le interazioni sociali o come forma di intimidazione verso i rivali. La dieta del tuatara è altrettanto affascinante, comprendendo una varietà di prede come insetti, lombrichi, lumache, uccelli marini e persino altri rettili più piccoli. È un predatore notturno, che si affida alla sua acuta vista e olfatto per cacciare efficacemente.
Habitat e conservazione
Il tuatara è una specie vulnerabile e la sua sopravvivenza è messa a rischio dalla perdita dell’habitat e dall’introduzione di predatori non nativi. La presenza di ratti e gatti ha avuto un impatto devastante sulle popolazioni di tuatara, portando alla loro scomparsa in molte aree della Nuova Zelanda. Attualmente, i tuatara si trovano principalmente su isole protette e in riserve naturali, dove sono in corso sforzi di conservazione mirati per garantire la loro sopravvivenza.
Questi sforzi di conservazione sono essenziali per proteggere non solo il tuatara ma anche l’ecosistema unico in cui vive. I programmi di ripopolamento e la rimozione dei predatori invasivi sono tra le strategie adottate per preservare questa specie iconica. La ricerca continua a svolgere un ruolo cruciale nel monitorare la salute e la crescita delle popolazioni di tuatara, fornendo dati vitali per migliorare le misure di conservazione.

Importanza scientifica
Il tuatara non è solo un simbolo della biodiversità della Nuova Zelanda, ma rappresenta anche un’importante risorsa per la comunità scientifica globale. Studiando il tuatara, gli scienziati possono ottenere informazioni preziose sull’evoluzione dei rettili e sui processi evolutivi in generale. Le sue caratteristiche uniche, come il terzo occhio e la longevità, offrono spunti per la ricerca in fisiologia, genetica e biologia evolutiva.
In sintesi, il tuatara è molto più di un semplice fossile vivente; è una finestra su un’era passata e un simbolo di resilienza. Con la sua conservazione, non solo si preserva una specie, ma si mantiene anche viva una parte essenziale della storia naturale del nostro pianeta. La continua protezione e studio del tuatara sono cruciali per assicurare che questo straordinario rettile possa prosperare anche in futuro, continuando a incantare le generazioni a venire con il suo retaggio antico e le sue straordinarie peculiarità.