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Le iguane hanno navigato per 5.000 miglia per raggiungere le Figi

Le iguane delle Figi rappresentano un vero enigma biologico. A differenza della maggior parte delle loro parenti, che vivono nelle Americhe, queste iguane si trovano isolate in alcune isole del Pacifico.

Per molto tempo, gli scienziati hanno cercato di capire come siano arrivate fin lì, avanzando diverse ipotesi, ma senza prove definitive. Ora, una nuova analisi genetica ha finalmente fornito una risposta sorprendente: queste iguane hanno attraversato l’Oceano Pacifico su zattere naturali, percorrendo circa 5.000 miglia (oltre 8.000 km).

Questo viaggio rappresenta la più lunga dispersione transoceanica conosciuta per un vertebrato terrestre. Secondo lo studio, pubblicato sulla Proceedings of the National Academy of Sciences, le iguane delle Figi si sono separate dai loro parenti più stretti, le iguane del deserto nordamericano, circa 34 milioni di anni fa. Questo periodo coincide con la formazione delle isole Figi, suggerendo che gli animali abbiano colonizzato il nuovo territorio non appena emerso dal mare.

Gli scienziati ritengono che le iguane siano state trasportate attraverso l’oceano su grandi masse di vegetazione, forse a causa di tempeste o cicloni. Questi eventi avrebbero sradicato alberi e piante, creando delle zattere naturali sulle quali gli animali sono rimasti intrappolati. Le iguane, essendo resistenti alla fame e alla sete, sarebbero riuscite a sopravvivere a un viaggio che probabilmente è durato mesi.

Fino ad oggi, si ipotizzava che le iguane delle Figi potessero avere un’origine più vicina, forse da un’antica popolazione che si era diffusa attraverso il Pacifico e poi estinta. Altre teorie suggerivano una provenienza dal Sud America o dall’Australia, ma senza prove genetiche o fossili a sostegno. La nuova analisi genetica ha ora smentito queste ipotesi, dimostrando chiaramente la parentela con le iguane del Nord America.

Un’isolata popolazione in pericolo

Le iguane delle Figi appartengono al genere Brachylophus e rappresentano un caso unico tra le iguane del mondo. Mentre la maggior parte degli iguanidi si trova nei tropici delle Americhe, queste sono le uniche a vivere nel Pacifico occidentale. Attualmente, esistono solo quattro specie conosciute, distribuite tra le Figi e Tonga, e tutte sono considerate a rischio di estinzione.

Il principale pericolo per queste iguane è la perdita dell’habitat, causata dalla deforestazione e dallo sviluppo umano. Inoltre, l’introduzione di predatori invasivi, come i ratti, ha ridotto drasticamente le loro popolazioni. Anche il commercio illegale di animali esotici rappresenta una minaccia significativa, con molti esemplari catturati e venduti nel mercato nero.

Iguane, il folle caso delle Figi
Iguane, il folle caso delle Figi (Freepik Foto) – www.qrios.it

Una scoperta scientifica rivoluzionaria

La scoperta della parentela genetica tra le iguane delle Figi e le iguane del deserto del Nord America ha rivoluzionato la comprensione della loro evoluzione. I ricercatori hanno analizzato oltre 4.000 geni, confrontando il DNA di più di 200 esemplari conservati nei musei di tutto il mondo. Questa analisi approfondita ha permesso di chiarire il loro albero genealogico, dimostrando che la loro origine è molto più recente di quanto si pensasse.

Questa scoperta apre nuove prospettive per lo studio della biogeografia e dell’evoluzione delle specie. Capire come le iguane siano riuscite a sopravvivere a un viaggio così lungo potrebbe fornire indizi su altri eventi simili nella storia naturale. Inoltre, potrebbe aiutare nella conservazione di queste specie minacciate, sensibilizzando il pubblico sulla loro importanza ecologica.