Animali Natura

I denti di Misha: un archivio naturale delle migrazioni degli erbivori

L’analisi degli isotopi dello stronzio nei denti di Misha, un’elefantessa vissuta in cattività, sta aprendo nuove prospettive nello studio delle migrazioni degli erbivori.

I ricercatori dell’Università dello Utah hanno dimostrato che il rapporto tra due isotopi di stronzio, 87Sr e 86Sr, può rivelare dove un animale ha vissuto nel corso della sua vita. Questo metodo potrebbe essere applicato non solo agli animali moderni, ma anche alla megafauna estinta, come mammut e mastodonti.

I denti e le zanne degli elefanti sono particolarmente utili per questo tipo di analisi perché l’smalto dentale conserva nel tempo la firma chimica dell’ambiente in cui l’animale ha vissuto. Poiché lo stronzio è chimicamente simile al calcio, viene assorbito attraverso l’alimentazione e l’acqua e incorporato nei tessuti mineralizzati. Questo processo permette di tracciare gli spostamenti degli animali semplicemente analizzando le loro strutture dentali.

Il caso di Misha è unico perché la sua storia di vita era ben documentata. Nata e cresciuta in diversi zoo prima di arrivare allo Hogle Zoo di Salt Lake City nel 2005, la sua biografia ha fornito un raro esperimento naturale per testare la validità dell’analisi isotopica. I ricercatori hanno quindi potuto confrontare i dati chimici con le informazioni storiche, verificando la precisione del metodo.

Utilizzando la laser ablazione, i geologi hanno estratto campioni di smalto dentale lungo le diverse fasi di crescita del dente. Le analisi condotte con un spettrometro di massa hanno mostrato variazioni negli isotopi dello stronzio corrispondenti al trasferimento di Misha da uno zoo all’altro. Questo conferma che il metodo può essere utilizzato per mappare i movimenti degli erbivori, sia nel passato che nel presente.

Un metodo per la conservazione e la lotta al traffico illegale

Le implicazioni di questa scoperta vanno ben oltre la ricerca accademica. L’analisi isotopica dei denti potrebbe essere utilizzata per combattere il commercio illegale di avorio, permettendo di determinare l’origine geografica delle zanne sequestrate. Questo potrebbe aiutare le autorità a tracciare le rotte del bracconaggio e adottare strategie di protezione più efficaci.

Inoltre, questa tecnica potrebbe fornire informazioni preziose per la conservazione della fauna selvatica. Tracciando i movimenti degli animali in natura, gli scienziati potrebbero identificare corridoi migratori essenziali e aree critiche per la sopravvivenza delle specie a rischio. Questo sarebbe particolarmente utile per gli elefanti africani e asiatici, le cui rotte migratorie sono spesso minacciate dall’espansione umana.

I denti di Misha parlando chiaro
I denti di Misha parlando chiaro (Freepik Foto) – www.qrios.it

Applicazioni nella paleontologia e nella storia naturale

Oltre alla conservazione, il metodo basato sugli isotopi dello stronzio potrebbe rivoluzionare lo studio della paleobiologia. Analizzando i denti di animali estinti, i paleontologi potrebbero ricostruire i percorsi migratori dei mammut, dei mastodonti e di altri grandi erbivori preistorici. Questo permetterebbe di comprendere meglio come questi animali si siano adattati ai cambiamenti climatici e ai paesaggi del passato.

Grazie al contributo di Misha, gli scienziati hanno ora un nuovo strumento per indagare il passato e proteggere il futuro degli animali selvatici. La geochimica e la biologia si uniscono per svelare i segreti delle migrazioni, offrendo nuove prospettive per la scienza e la conservazione della biodiversità.