Da oltre un secolo, Dyer’s Burgers frigge i suoi hamburger nello stesso grasso, creando un sapore unico e leggendario.
Nel 1912, mentre il mondo assisteva a eventi storici come l’elezione di Woodrow Wilson a presidente degli Stati Uniti, l’affondamento del Titanic e l’ingresso dell’Arizona come 48° stato dell’Unione, a Memphis, Tennessee, un piccolo locale iniziava a scrivere la propria leggenda. In quell’anno, Elmer “Doc” Dyer apriva le porte del suo nuovo café, un luogo destinato a lasciare un segno nella storia della gastronomia americana.
A prima vista, il menu di Dyer’s Burgers poteva sembrare ordinario, con hamburger preparati con carne di manzo macinata e speziata secondo una ricetta segreta. Tuttavia, un errore in cucina cambiò tutto. Una sera, un cuoco dimenticò di sostituire il grasso di cottura, e il giorno successivo, quando i clienti assaggiarono i nuovi hamburger, la reazione fu sorprendente: erano più gustosi che mai. Senza saperlo, quella distrazione aveva dato vita alla firma distintiva di Dyer’s.
Con il passare degli anni, la reputazione del locale crebbe. Il segreto del suo successo non era solo la carne sapientemente condita, ma soprattutto l’olio di frittura, che, da quel fatidico errore, non è mai stato sostituito, ma solo filtrato e arricchito con spezie. Questo metodo unico conferisce ai burger un sapore inconfondibile, e chiunque assaggi uno di questi panini difficilmente dimentica l’esperienza.
Oltre al metodo di cottura, anche la composizione degli hamburger è rimasta fedele alla tradizione. Da Dyer’s Burgers non troverete lattuga, pomodoro o salse elaborate: solo senape, sottaceti, cipolla e pepe. Il rifiuto di seguire le mode gastronomiche ha reso il locale un punto di riferimento per chi cerca un sapore autentico e privo di compromessi.
Il rituale della frittura che dura da più di un secolo
Gli hamburger di Dyer’s iniziano come palline di carne da tre once, che vengono poi appiattite con un martello di legno fino a ottenere delle sottilissime sfoglie di manzo. La cottura avviene in enormi padelle di ghisa, profonde circa dieci centimetri e larghe quasi un metro, capaci di contenere fino a 75 hamburger contemporaneamente. Ogni settimana, il locale utilizza tra 750 e 1000 libbre di carne, un dato che dimostra la sua popolarità ininterrotta.
Nonostante il concetto possa sorprendere, il grasso di cottura originale del 1912 è ancora presente, poiché viene regolarmente filtrato per eliminare impurità e residui. Kendall Robertson, attuale proprietario, assicura che la pratica è assolutamente sicura, e che il sapore unico deriva proprio da questo processo. Il motto del ristorante, non a caso, è “Have you had your vitamin G today?”, dove la “G” sta ovviamente per grease (grasso).

La tradizione che conquista celebrità e buongustai
Il fascino di Dyer’s Burgers ha attirato nel tempo numerose celebrità, tra cui Tom Hanks, Michael Jordan e Mike Tyson. Il locale, oggi situato sulla celebre Beale Street, è diventato una meta imprescindibile per chi visita Memphis e vuole assaporare un pezzo di storia culinaria americana.
Oltre agli hamburger, il menu propone altre specialità fritte, come il bologna sandwich e il temuto “Filthy Diablo”, un panino colmo di carne e formaggi. E per chi desidera un’esperienza ancora più estrema, c’è la possibilità di richiedere il proprio hamburger “double dipped”, completamente immerso nel leggendario grasso prima di essere servito. Un’esperienza unica, per veri intenditori.