Architettura

Come si evolvono le città africane? Un’analisi tra scienza e urbanistica

Le città africane stanno cambiando rapidamente, seguendo dinamiche urbane particolari, uniche e in continua evoluzione.

Le città africane stanno cambiando faccia a una velocità impressionante. Negli ultimi decenni, la crescita urbana nel continente ha seguito ritmi frenetici, spesso imprevedibili. Ma non esiste un’unica Africa urbana: ogni regione segue percorsi diversi, influenzati da fattori storici, economici e culturali. Insomma, un mosaico di trasformazioni, difficile da ridurre a un’unica formula.

Le caratteristiche geografiche e il passato coloniale hanno lasciato un’impronta forte sullo sviluppo delle città. Alcune ex capitali coloniali restano al centro della vita economica e politica, mentre altre città emergono con modelli più decentralizzati. Questo mix rende il continente un caso di studio perfetto per chi vuole capire come si sviluppano i sistemi urbani nel tempo.

A differenza di Europa e Nord America, dove le città si sono espanse secondo schemi relativamente prevedibili, l’urbanizzazione africana segue dinamiche tutte sue. Qui la crescita delle città non è sempre legata alla popolazione o all’economia, e spesso si espande in modo irregolare. Questo pone sfide enormi: come gestire uno sviluppo così rapido? Come evitare problemi di sovraffollamento, traffico o servizi insufficienti? Sono domande cruciali per urbanisti e politici.

Negli ultimi anni, gli studiosi si sono concentrati sul cercare di capire quali leggi governano la crescita delle città africane. Esistono modelli universali o ogni regione segue regole proprie? E soprattutto, si può prevedere come si evolveranno queste metropoli in futuro? Per rispondere a queste domande, la scienza sta cercando nuovi strumenti di analisi, combinando dati e teorie matematiche per decifrare la logica dietro questo fenomeno.

Le regole universali e specifiche dell’evoluzione urbana africana

Un team internazionale di ricercatori, guidato dall’Università di Hong Kong (HKU) e dall’Università di Wuhan, ha provato a dare una risposta con uno studio pubblicato sulla rivista Nature Cities. Analizzando oltre 9.200 città africane dal 1950 al 2020, gli studiosi hanno usato dati satellitari per studiare la crescita della popolazione e l’uso del suolo, applicando modelli matematici come la Zipf’s law, la Gibrat’s law e le scaling laws.

Il risultato? Il processo di urbanizzazione in Africa sta diventando sempre più concentrato. Se prima la popolazione urbana era più distribuita, oggi le grandi città stanno attirando sempre più abitanti. La Zipf’s law conferma questa tendenza: le metropoli crescono più rapidamente rispetto ai centri più piccoli. E i dati della Gibrat’s law mostrano che non tutte le città crescono allo stesso ritmo: quelle più grandi tendono a espandersi molto di più rispetto a quelle più piccole.

Evoluzione delle città africane (Hong Kong University foto)
Evoluzione delle città africane (Hong Kong University foto) – www.qrios.it

Un nuovo quadro per l’urbanistica africana

Ma non è solo una questione di numeri. Anche l’uso del territorio sta cambiando. Secondo la scaling law, le grandi città africane—soprattutto nell’Africa orientale e occidentale—si sono espanse su superfici molto ampie, più di quanto accada nei Paesi occidentali. Con il passare del tempo, però, si sta iniziando a vedere un fenomeno interessante: stanno emergendo economie di scala, il che significa che lo spazio viene utilizzato in modo più efficiente.

Lo studio, finanziato da istituzioni come la National Natural Science Foundation of China e la Croucher Foundation di Hong Kong, offre una nuova prospettiva sulla crescita urbana in Africa. Capire meglio queste dinamiche può aiutare a progettare città più sostenibili e funzionali in futuro, offrendo strumenti preziosi sia per i ricercatori che per chi deve prendere decisioni politiche.