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Golfo del Messico: davvero Trump può cambiare nome al Golfo?

Purtroppo Trump ha deciso che il Golfo si chiamerà in un altro modo. Ma ciò è possibile? Ci sono tanti esempi che potrebbero aiutarci a capire la situazione.

A gennaio 2025, il Presidente degli U.S.A. Donald Trump ha deciso di cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America. Un’idea che ha scatenato un vero e proprio terremoto diplomatico! Google Maps ha subito implementato il cambiamento per gli utenti negli Stati Uniti, ma in Messico il nome originale è rimasto intatto. Per chi si trova al di fuori di USA e Messico, Google mostra entrambi i nomi, come se volesse dire “fate voi!”.

Il governo messicano non ci ha visto più e ha minacciato azioni legali contro Google, accusandoli di aver cambiato il nome su territori messicani. Ma non è solo il Messico a non essere d’accordo: un sondaggio della Marquette University ha rivelato che ben il 71% degli americani non supporta la modifica del nome. Insomma, un vero e proprio caso internazionale!

Questa storia ci porta a riflettere sul ruolo delle mappe digitali nella geopolitica. Le mappe non sono solo strumenti utili, ma anche campi di battaglia politici. I governi di tutto il mondo cercano di influenzare le mappe digitali per promuovere la loro visione del mondo. Google Maps, Apple Maps, Here WeGo, Baidu Maps e Naver Map hanno tutte strategie diverse per gestire i nomi contesi. È come un gioco di scacchi, dove ogni mossa conta!

Le aziende che creano le mappe si trovano in una posizione delicata. Devono bilanciare le pressioni governative con l’accuratezza storica e la neutralità. Cambiare il nome di un luogo può ridefinire la percezione storica e culturale di un’area. Prendi ad esempio il cambio da “Denali” a “Mount McKinley”: è stato criticato per ignorare il patrimonio delle popolazioni indigene.

Le strategie delle mappe digitali

Le aziende che creano le mappe digitali hanno sviluppato diverse strategie per gestire i nomi contesi. Alcune personalizzano i nomi in base alla posizione dell’utente. Ad esempio, Google Maps mostra “Gulf of America” agli utenti americani e “Gulf of Mexico” agli utenti messicani. Altre piattaforme mostrano entrambi i nomi per evitare polemiche, come se volessero dire “non vogliamo scegliere da che parte stare!”.

In alcuni casi, le aziende preferiscono non etichettare le aree contese per evitare scontri diplomatici. Nel 2012, Google ha deciso di non mostrare alcun nome per il Persian/Arabian Gulf per non creare tensioni con l’Iran e i paesi arabi.

Illustrazione sulla mappa del Golfo del Messico (Depositphotos FOTO) – qrios.it

Altri conflitti sui nomi geografici

Il caso del Golfo del Messico non è un caso isolato. Ci sono molte altre dispute sui nomi geografici che mettono in difficoltà le aziende che creano le mappe digitali. Il Golfo Persico, ad esempio, è un nome storico, ma negli anni ’60 alcuni paesi arabi hanno iniziato a promuovere il nome “Arabian Gulf” per motivi di nazionalismo pan-arabo. L’Iran ha minacciato azioni legali contro Google e ha persino vietato il sorvolo alle compagnie aeree che usano “Arabian Gulf”. Un vero e proprio rompicapo! Anche il Mar Cinese Meridionale è una zona di conflitto. Cina, Vietnam, Filippine, Malesia e Brunei rivendicano parti di questa regione strategica del Pacifico.

La Cina usa il nome “South China Sea” e ha disegnato la sua rivendicazione sulla mappa con la controversa “linea dei nove tratti” (1947). Le Filippine, invece, chiamano l’area “West Philippine Sea”, mentre il Vietnam la chiama “East Sea”. Google Maps cambia il nome a seconda della posizione dell’utente: gli utenti filippini vedono “West Philippine Sea”, mentre quelli fuori dal paese vedono “South China Sea”. Infine, c’è la disputa tra Giappone e Corea del Sud sul Mar del Giappone. Il Giappone usa il nome “Sea of Japan”, mentre la Corea del Sud chiama la stessa area “East Sea”. E non è finita qui: Netflix ha dovuto correggere il nome in una serie coreana dopo le proteste del governo sudcoreano. Un vero e proprio gioco di equilibrio! Ma allora, Trump può decidere di cambiare nome? La realtà è molto più complessa, e ciò dipende da tantissimi fattori.