Sapevi che esistono tre tipi di roccia? Queste tipologie variano per tantissimi motivi, ed è possibile riconoscerle anche facilmente.
Le rocce, quelle che calpestiamo ogni giorno, sono molto più di semplici sassi. Sono vere e proprie “capsule del tempo” che ci raccontano la storia del nostro pianeta. La geologia è affascinante, come è affascinante il fatto che queste masse rocciose possano essere così diverse tra loro, con colori, forme e texture uniche.
Ma come possiamo distinguere una roccia da un’altra? Beh, la risposta sta nella loro classificazione. Le rocce si dividono in tre categorie principali: magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. La differenza tra loro sta nel modo in cui si sono formate, un processo che può durare milioni di anni!
Ma come possiamo riconoscere il tipo di roccia che abbiamo davanti? Beh, ci sono alcuni trucchi! Innanzitutto, osserviamo la dimensione e la forma dei granuli. Se vediamo cristalli ben visibili, la roccia potrebbe essere magmatica o metamorfica. Se i granuli sono arrotondati o la roccia presenta una stratificazione, potrebbe essere sedimentaria. Poi, controlliamo la densità. Le rocce sedimentarie sono generalmente più leggere.
Anche la frattura e l’aspetto esterno ci danno informazioni preziose. Una roccia con una frattura concoide (superfici lisce e curve), come la selce, è probabilmente sedimentaria. Una roccia fogliata o scistosa (una disposizione regolare che ricorda le rocce sedimentarie), come la fillade, è invece metamorfica. Il colore può rivelare la composizione chimica. Le rocce magmatiche chiare sono ricche di silice, mentre quelle scure sono ricche di ferro e magnesio. Infine, possiamo testare la durezza con un coltello, o con un martello, la porosità e la solubilità in acqua e acido cloridrico. Se la roccia emette effervescenza a contatto con l’acido, significa che contiene calcare.
Le rocce magmatiche
Le rocce magmatiche, dette anche igneee, nascono dalla solidificazione del magma, quella roccia fusa che si trova all’interno della Terra. Immaginati un vulcano in eruzione! La lava che fuoriesce è magma che si raffredda rapidamente, formando rocce vulcaniche come il basalto e l’ossidiana.
Ma il magma può anche solidificarsi lentamente in profondità, creando rocce intrusive come il granito, con cristalli grandi e ben visibili. E’ un po’ come la differenza tra un dolce cotto velocemente e uno cotto lentamente: il primo avrà una struttura più compatta, mentre il secondo sarà più poroso e avrà cristalli più grandi.

Illustrazione di alcuni ciottoli (Pixabay FOTO) – qrios.it
Le rocce sedimentarie e metamorfiche
Le rocce sedimentarie, invece, si formano dall’accumulo e dalla compattazione di sedimenti. Questi sedimenti possono essere frammenti di altre rocce, resti di organismi viventi o sali che si depositano dall’acqua. Pensa a una spiaggia: la sabbia che vedi è un esempio di sedimenti, e se questi sedimenti si compattano e si cementano nel tempo, possono formare rocce come l’arenaria.
Le rocce metamorfiche, infine, sono rocce che si sono trasformate sotto l’effetto di pressione e temperatura. Immaginati una roccia che viene “cotta” a temperature altissime o schiacciata da immense forze. Questo processo può trasformare un’arenaria in uno scisto, o un calcare in un marmo.